Amadeus cambia idea su Sanremo: “Farei la terza edizione se fosse quella della rinascita”
Il corteggiamento serrato della Rai sta cominciando a produrre i primi risultati. Dopo mesi di rifiuti, Amadeus lascia intravedere uno spiraglio circa la possibilità di condurre una terza edizione del Festival di Sanremo. All’indomani della conclusione della seconda edizione a lui affidata – la prima senza pubblico nella storia del Festival – il conduttore era stato categorico: non avrebbe condotto l’edizione 2022. Ma la Rai non ha perso le speranze di indurlo a cambiare idea e uno spiraglio, alla fine, è arrivato.
Amadeus: “Ne stiamo parlando”
A margine della conferenza stampa di “Arena ’60 ’70 ‘80”, le due serate evento dall’arena di Verona previste per il 12 e il 14 settembre, Amadeus ha ammesso di strare ripensando alla possibilità di tornare sul palco dell’Ariston:
‘Un terzo Festival di Sanremo? Io ho sempre detto che ho un rapporto splendido con la Rai e con il direttore di Rai1 Coletta e il vice direttore Fasulo, con cui ho condiviso due Festival importanti e particolari. Ne stiamo parlando, loro sanno che lo farei se fosse un Festival importante, della rinascita, che avremmo già potuto fare. La gente mi ferma per strada e mi ringrazia perché ha percepito le difficoltà nel fare gli ultimi Festival. Stiamo dialogando con l'obiettivo se io possa essere utile a un terzo Festival importante, fatto come si deve fare. Ci sarà un avvicendamento ai vertici aziendali. Bisognerà vedere anche cosa penserà che subentrerà agli attuali, per poter capire se si condividono le stesse cose.
Il direttore di Rai1 Coletta: “Amadeus ci sta riflettendo”
Una versione confermata da Stefano Coletta, attuale direttore di Rai1 che nel corso della conferenza stampa, ha ribadito la volontà della Rai di rivedere Amadeus su quel palco tanto importante. Al conduttore va, tra gli altri, il merito di avere selezionato “Zittio e buoni”, la canzone dei Maneskin che ha riportato l’Eurovision in Italia. “Stiamo parlando da un po' di tempo. Amadeus, avendo fatto due Festival di Sanremo, ci sta riflettendo”, ha spiegato Coletta, “Dobbiamo capire quale sarà il potenziale espressivo del Sanremo che torna, come speriamo, nella potenzialità piena degli strumenti. Tornare indietro rispetto al tipo di lavoro fatto da Amadeus sarebbe una regressione, non tanto dello show ma della cultura musicale. Quel lavoro dovrebbe continuare. Siamo in una fase aziendale in cui fra poco ci sarà l'avvicendamento dei vertici ed è giusto che l'attuale management voglia che le scelte siano condivise dai nuovi che arriveranno”.