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Alessio Vinci rifarà Matrix e difende la sua libertà di stampa

L’ex giornalista della CNN parla della sua esperienza a Mediaset, del suo stile anglosassone di fare giornalismo e difende Matrix dal calo di ascolti.
A cura di Fabio Giuffrida
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alessio vinci a matrix

Può non piacere Matrix, ma tutto si può dire tranne che Alessio Vinci non sia un professionista. Sarà merito della CNN che gli ha impartito quello stile anglosassone di fare giornalismo, senza troppi commenti e molto diretto, un giornalismo che in Italia non è mai riuscito a decollare. Anzi, i giornali sono colmi di editoriali di "penne autorevoli", così si definiscono, che dicono la loro, in base alle loro ideologie politiche si intende. Vinci invece in punta di piedi ha sostituito Enrico Mentana dal 24 Febbraio 2009 nella conduzione di Matrix, creatura voluta fortemente dall'attuale Direttore del TgLa7 che ha lasciato il Biscione per contrasti con l'azienda di Cologno Monzese. Alessio Vinci più volte è stato criticato per la sua conduzione a Matrix e spesso si è vociferato di un suo possibile addio, gli ascolti infatti non possono dirsi esaltanti. Ma Vinci spiazza tutti e conferma, in una lunga intervista rilasciata a Vanity Fair, di lavorare già alla prossima stagione di Matrix:

Sono tranquillo: si dicono tante cose da quando sono arrivato, tre anni e mezzo fa, e da allora sono sempre al mio posto. Sto già organizzando la prossima stagione, puntando all’interazione con il web. L’azienda mi ha rinconfermato, Mediaset vuole Matrix così come lo faccio io. Anche quest’anno, nonostante il calo generale, gli ascolti sono andati bene.

Salvo Sottile in ascesa nel Gruppo Mediaset, dopo il grande successo di "Quarto Grado" su Rete 4 che è senza dubbio uno dei programmi più visti della seconda rete del Biscione, potrebbe essere il nuovo contendente al trono di Matrix. Sottile che dal Tg5 è riuscito con tante difficoltà a costruirsi uno spazio nella prima serata di Rete 4 con una redazione affiatata e soprattutto con uno stile giornalistico inedito, orientato più sui gialli e sui casi irrisolti. Ma Alessio Vinci non teme l'ascesa di Sottile perchè ognuno deve stare al suo posto:

Riguardo a Salvo, io e lui siamo diversi per carattere ed esperienza, credo che potrebbe fare Matrix soltanto se l’azienda decidesse di cambiare indirizzo editoriale. Cosa che, al momento, non mi sembra in discussione.

Alessio Vinci non è un giornalista filo-berlusconiano e ne approfitta per ribadire e difendere il suo modo di fare giornalismo, nettamente diverso da quello italiano a cui siamo (purtroppo) abituati. Ne approfitta per scusarsi per quella che è sembrata essere una sviolinata a Berlusconi quando l'ex Premier fu ospite nel suo programma e conferma come in Mediaset non tiri aria di censura, anzi:

Sono arrivato a Mediaset, al posto di Mentana, senza essere conosciuto, in un momento caldissimo nella guerra tra berlusconiani e antiberlusconiani. Forse qualcuno si aspettava che mandassi a quel paese Piersilvio, ma non credo che ribellarsi al proprio editore sia il modo migliore di essere un giornalista libero. Io provo a esserlo con il mio lavoro, sempre. Anche se so di aver fatto una cazzata nel presentare Berlusconi, dicendo che portava la luce nella notte più buia degli ultimi 400 anni, mi sono espresso male. Ho fatto circa 400 puntate di Matrix senza errori e se devo passare per servile perché ho fatto un’introduzione sbagliata, non ci sto. E poi ogni volta che ho detto qualcosa che poteva essere interpretato a favore di Berlusconi, in azienda sono stato molto criticato. Io dovevo, e devo essere, quello fuori dai soliti giochi. Io faccio domande, non giudico, non ho preconcetti. Anche con un folle come Hitler avrei fatto così. Il mio modo di fare giornalismo, che può anche non piacere, è questo. Non lo cambio

Alessio Vinci non va a votare e l'unica volta che l'ha fatto è stato per sostenere il padre candidatosi con l'Ulivo, anche se poi non venne nemmeno eletto e ne approfitta anche per parlare del rapporto stampa-politica:

In politica non scenderei mai perché amo troppo il mio mestiere. E poi ci vuole una buona stampa. Io, finora, non l’ho avuta.

L'ex giornalista della CNN è rimasto colpito dal posto fisso noioso declamato da Mario Monti, e per questo vorrebbe di nuovo in studio il Presidente del Consiglio, già ospite a Piazza Pulita da Corrado Formigli. Vinci con il Gruppo Mediaset guadagna tanto ma non vorrebbe lasciare Matrix per dirigere il Tg4, per il momento nelle mani di Giovanni Toti, Direttore anche di "Studio Aperto":

Per farlo dovrebbero insistere tanto, ma le offerte di lavoro si valutano tutte. Con me deve ancora esprimere il suo potenziale.

Non ha raccomandato la sua compagna Juliey Linley che possiede un Blog al Corriere della Sera, bensì è stato Beppe Severgnini con il quale adesso non ha più un rapporto d'amicizia. Non ha più sentito nemmeno Enrico Mentana da quando ha iniziato a condurre Matrix: i due erano molto amici ma la loro lontananza non sarebbe stata dovuta a dissidi personali o professionali, ma semplicemente ad un carico di lavoro notevole per entrambi. Un giornalista che frequenta poco l'Azienda e che "non ha nè clan nè padrini". Per molti Matrix sarebbe finito con l'addio di Mentana, per altri invece questo è un Matrix rinato: gli ascolti parlano di un 11,34% di share (24 Maggio), 11,07 (23 Maggio) e 14,93% di share (21 Maggio).

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