Alessandro Siani e il bambino obeso: “A Sanremo anche un colpo di tosse poi diventa broncopolmonite”
"Un grande diceva: "A Sanremo anche un colpo di tosse poi diventa broncopolmonite". Alessandro Siani replica così dopo le polemiche per il suo intervento nel corso della prima puntata del Festival di Sanremo 2015, con quella serie di battute al bambino obeso che ha un po' guastato il clima ovattato per famiglie che si era creato. Il comico napoletano è intervenuto a Radio 105 nella trasmissione "105 Friends" di Tony Severo e Rosario Pellecchia.
Ho visto un bambino che teneva lo stesso volto simpatico del bambino protagonista del mio ultimo film e con lui mi è venuto di scherzare, con quello stesso sentimento goliardico che c'era nel mio film. Un grande diceva: “A Sanremo anche un colpo di tosse poi diventa broncopolmonite”. Grande rispetto per il bambino che è un bambino intelligente, abbiamo poi fatto una foto insieme.
Discorso chiuso per Alessandro Siani, dunque, anche se il web ha continuato a rumoreggiare, lui risponde: "La comicità è soggettiva".
Ieri a mezzanotte e trenta dei rumors hanno detto “ha fatto le battute su un bambino”. Può capitare che prendi in giro il violinista, la signora, mi è capitato durante questi 20 anni di carriera, Il pubblico deve decidere se la battuta è bella, è bello accettare i suggerimenti da parte del pubblico perché la comicità è soggettiva.
E la decisione di donare il suo cachet per gli ospedali Santobono di Napoli e Gaslini di Genova era precedente alla gaffe:
Mentre la comicità è soggettiva, quello che è oggettivo è il progetto che ho pensato per i bambini, nato a novembre, ho fatto già una serata che si chiamava “Siani and friends” per racimolare un po’ di soldini e la possibilità di andare a Sanremo mi ha dato l’opportunità di avere un cachet che mi facesse ottimizzare questo progetto che ho allargato anche a Genova.
Poi un commento sulle emozioni nel salire su quel palcoscenico per la seconda volta:
E’ sempre un onore andare al Festival di Sanremo, un grandissimo piacere. Per me è stato bello quando sono entrato in teatro perché si è creata una magia. Parlo di quello che ho vissuto in quei quindici minuti, un grande affetto da parte del pubblico e la possibilità di ricordare un grande artista, Pino Daniele, attraverso la canzone che ha scritto insieme a Troisi, un tributo a due grandissimi artisti.