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Alessandro Cecchi Paone: “Escluso dalla Rai dopo il mio coming out, è stato un dolore terribile”

Ospite del programma “La confessione”, Alessandro Cecchi Paone ha raccontato che quando fece coming out si vide sbarrare le porte della Rai. A suo dire, per volere del cardinale Tarcisio Bertone, non ottenne più programmi televisivi. Inoltre, secondo quanto racconta, gli sarebbe stata preclusa anche la possibilità di partecipare come ospite.
A cura di Daniela Seclì
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Alessandro Cecchi Paone sarà il protagonista della puntata de La confessione in onda venerdì 16 aprile alle ore 22:45 sul Nove. Il giornalista ha raccontato a Peter Gomez un retroscena riguardante il suo passato in Rai. Secondo quanto ha dichiarato, dopo il suo coming out non gli sarebbero più stati affidati programmi in Rai e sarebbe stata impedita anche la sua presenza nelle vesti di ospite.

Alessandro Cecchi Paone e la Rai, cosa accadde dopo il coming out

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Nel 2004, Alessandro Cecchi Paone dichiarò la propria omosessualità. Da quel momento, l'atteggiamento della Rai nei suoi confronti sarebbe cambiato. A suo dire gli sarebbe stata preclusa la possibilità di lavorare. In passato, il giornalista dichiarò che l'indicazione di escluderlo sarebbe arrivata dal "cardinale Tarcisio Bertone‘. Gomez, allora, gli ha chiesto come faccia a esserne così sicuro. Cecchi Paone ha replicato: "Mi è stato detto in maniera esplicita da chi ha applicato questo editto. Pensa che neanche come ospite sono potuto entrare in Rai".

La carriera in Rai poi lo stop fino all'arrivo di Papa Francesco

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Era la fine degli anni '70 quando Alessandro Cecchi Paone ha cominciato a muovere i primi passi in Rai. È comprensibile, dunque, che lasciare l'ambiente lavorativo in cui è cresciuto professionalmente gli abbia causato dolore. Con l'arrivo di Papa Francesco, però, sarebbe cambiato tutto e il conduttore è tornato a presenziare nei programmi targati Rai:

"Io sono nato in Rai 45 anni fa: ho dato alla Rai, la Rai ha dato a me l'occasione di inventare ‘Uno mattina', di inventare i programmi di cronaca del pomeriggio, di fare il telegiornale per i bambini, c'è un legame profondissimo. Per me è stato un terribile dolore vedere che, in un Paese, democratico, laico, senza più una religione di Stato, potesse arrivare una telefonata dal Vaticano e dire: ‘Questa persona, non solo non deve avere più programmi, ma non deve più apparire in televisione‘ e finché ci sono stati Ruini, Bertone e Ratzinger, io in Rai non sono più andato, neanche come ospite. Quando è arrivato Francesco è cambiato tutto".

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