Alessandro Cattelan chiude Da Grande rispondendo alle critiche: “Le pernacchie sono solo aria”
È finita con un Alessandro Cattelan leggermente amareggiato, la seconda e ultima puntata di grande, il debutto in prima serata su Rai1 del conduttore atteso da anni con un programma tutto suo sul servizio pubblico. Il monologo conclusivo del programma mostra un Cattelan infastidito, che parla delle critiche ricevute nel corso della settimana che ha intervallato prima e seconda puntata: “E’ una settimana che mi fanno le pernacchie per Da Grande – dice il presentatore – Fanno tanto rumore, ma è solo aria. […] L’importante è fare quello che ti piace fare! Non importa cosa dice la gente”.
Il monologo finale di Cattelan
Il discorso finale del conduttore si appoggia su un aneddoto che riguarda la figlia, Olivia, che gli ha raccontato di essere infastidita dalle pernacchie degli amici a scuola: “Le ho detto: ‘No, Olivia! Non ti devi far sconfiggere dalle pernacchie! Devi andare! Devi insistere! Non farti fermare dalle pernacchie!’ […] Per convincerla, ho cercato nel pozzo della mia vita e le ho detto: ‘Olivia, a me è una settimana che mi fanno le pernacchie. Capita… Ti sono sembrato meno papà del solito perché la gente mi fa le pernacchie? Ecco, per me sei sempre Olivia, anche se il tuo compagno ti fa le pernacchie. Non ti far fermare dalle pernacchie, perché fanno tanto rumore, ma sono aria, non ti fanno niente. E soprattutto le pernacchie non devono mai farti smettere di fare quello che ami fare: ti piace ballare? E allora balla, cazzo! Fregatene, balla! Divertiti! Non importa quello che dice la gente…’ “.
"Mi accusano di essere troppo Cattelan"
Se il discorso pronunciato con una birra in mano e atteggiamento sfrontato poteva sembrare il principio di una gag, dopo poco si capisce che fa sul serio, certificando di non aver preso benissimo l'accoglienza riservata al programma, atteso come gli eventi della stagione, ma parso una rivoluzione a metà: “Questa settimana sono stato accusato di essere arrivato su Rai 1 troppo Cattelan: mi avete fatto il più bel complimento della mia vita”. Quindi, prima di cantare Wonderwall, lancia un ultimo monito:
“Riuscire a fregarsene della gente non è sempre facile… poi dipende dai caratteri: io tendenzialmente riesco a farmi scivolare le cose abbastanza addosso, però a volte è difficile. E allora volevo salutarvi col mio rimedio ai periodi in cui sono sotto pressione. Io mi rifugio sempre nella stessa canzone da quando avevo 16 anni e ancora adesso che sono diventato grande… “.