Alberto Angela potrebbe dire addio alla Rai
Sarà un'estate, quella del 2017, in cui il mercato televisivo potrebbe riservare incredibili sorprese al pubblico e la maggior parte dei "colpi" potrebbe riguardare la Rai. Si continua infatti a parlare di colonne del servizio pubblico destinate ad andare via, verso altri lidi, lasciando la tv di Stato orfana dei suoi gioielli. Notizia di queste ore è la possibilità che a dire addio alla Rai possa essere l'erede di una dinastia illustre, quella degli Angela. Stiamo parlando di Alberto Angela, uno dei volti di riferimento del servizio pubblico, garante insieme a suo padre Piero della divulgazione culturale in tv.
Il conduttore di Ulisse su Rai3 e di speciali televisivi dedicati alle più belle città d'Italia viene dato in partenza, stando alle voci di corridoio. Le possibili destinazioni potrebbero essere Sky, oppure il gruppo Discovery, con un possibile ampliamento del progetto Nove, la rete dove è sbarcato da alcune settimane Maurizio Crozza. Non ci sono commenti rispetto alla notizia da parte del diretto interessato, ma in effetti una sua partenza dalla Rai rischierebbe di essere un colpo durissimo per l'azienda. L'apprezzamento per il personaggio è trasversale, dato dimostrato dagli ascolti impressionanti delle sue serate dedicate alle città d'arte italiane.
Giletti, Fazio, Angela: i possibili addi illustri
E Alberto Angela non sarebbe l'unico volto di riferimento del servizio pubblico con le valigie pronte. Qualche giorno fa Massimo Giletti, chiudendo la stagione dell'Arena, ha salutato il pubblico dando appuntamento a chissà dove e chissà quando, confermando il clima di freddezza tra le star della Rai e la dirigenza per via della possibilità che venga introdotto il tetto ai compensi. Praticamente certo è l'addio di Nicola Savino, pronto a lasciare Quelli che il calcio e tornare a Italia1 alla corte de Le Iene. Per non parlare della questione Fazio, che dopo aver palesato la voglia di diventare produttore di se stesso, ha commentato il possibile tetto agli stipendi dicendosi contrario all'idea che la sua azienda lo consideri un costo anziché un valore: "Se il problema è quanto guadagno, tolgo il disturbo".