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Fabio Fazio sul tetto compensi Rai: “Se il problema è quanto guadagno, tolgo il disturbo”

La posizione di Fabio Fazio sul tetto compensi Rai esteso agli artisti resta netta. Il conduttore di Che tempo che fa tuona: “Più difficile restare che andare via. Se il problema è quanto guadagno, tolgo il disturbo”.
A cura di Stefania Rocco
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Resta strenua l’opposizione che Fabio Fazio, conduttore di Che tempo che fa, oppone alla decisione di estendere il tetto compensi Rai – fissato a 240 mila euro annui – agli artisti. Nel corso Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani, il conduttore ha risposto a una domanda di Aldo Grasso rispetto al suo futuro professionale. Considerando quanto sta accadendo in Rai, Fazio non esclude l’ipotesi di lasciare la televisione pubblica.

È molto più difficile rimanere che andare via. Il teatrino è diventato quanto guadagniamo. Se questo è il problema, tolgo immediatamente il disturbo. Ho sopportato qualunque cosa, ora c'è l'esigenza di chiarezza: per rimanere bisogna sentirsi utili.

Queste le parole che il conduttore ha rivolto al noto critico televisivo. La vicenda è diventata un dibattito tra forze politiche, con il Governo che si oppone all’applicazione della norma in questione alle prestazioni artistiche, e Forza Italia che rigetta la possibilità di modificare la manovra in maniera tale da permettere l’estromissione degli artisti dal ridimensionamento dei compensi già entrato in vigore. Fazio, che gode di un contratto fissato a una cifra superiore a quella prevista dalla norma, cavalca la linea dura e prosegue:

Non posso rimanere in Rai se vengo considerato un costo e non un valore. Per rimanere deve essere chiara questa cosa. Ma deve dircelo chi in questi mesi sta dicendo il contrario. Dopo 33 anni di Rai e tante bellissime pagine scritte insieme essere considerati un costo non è ammissibile. Quello che non è più pensabile è essere considerato uno che prende qualcosa che non è suo.

La partita non è ancora da considerarsi conclusa. Se la norma dovesse essere estesa anche agli artisti, personaggi del calibro di Fazio, Massimo Giletti, Carlo Conti, Milly Carlucci, Lucia Annunziata e Antonella Clerici rischierebbero di valutare la possibilità di passare altrove, con un conseguente e inevitabile abbassamento della qualità dei prodotti offerti dalla televisione di stato.

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