Al Roma Web Fest trionfa Lost In Google
Al "Roma Web Fest" si celebra la genialità del web e dei suoi attori, sull'onda di quanto di buono si sta facendo negli Usa con i "Los Angeles Web Fest". E' una festa che unisce i creatori di prodotti come "Freaks!", "The Pills", "Le Cose Brutte" e "Kubrick – Una storia porno" e "Lost in google". La serie dei The JackaL che ha fatto il botto di visualizzazioni nella scorsa stagione televisiva ha fatto incetta di premi: "Miglior Community", "Miglior Prodotto Crossmediale", "Miglior Scena d'Azione" e "Miglior Effetti Speciali/Visivi". Il fattore vincente di "Lost In Google" è stata sicuramente la possibilità di sviluppare la trama del prossimo episodio grazie al contributo degli utenti. I migliori commenti all'epidosio, infatti, venivano selezionati ed utilizzati per sceneggiare il successivo, creando un rapporto d'interattività mai realizzato prima in una serie tv e web.
Gli altri premi. La migliore web serie italiana è "Le cose brutte", prequel di "Kubrick – una storia porno", di Ludovico Bessegato mentre il premio come miglior serie straniera è andato a "Deja vu" di Villalba-Ruiz, che racconta la storia di Sebastian, un ragazzo in grado di prevedere tragedie ed avvenimenti prima che questi accadano. Il premio Roma Web Fest è invece andato a "Stuck – le cronache" di David Rea, una serie italiana girata interamente in inglese. Protagonisti ancora i The JackaL per l'attesissimo "The parker", cortometraggio che racconta l'eterna ed epica sfida tra automobilisti e parcheggiatori abusivi, proiettato in anteprima per l'occasione. Il corto è il sequel di "The Washer", che mette in scena la lotta tra lavavetri e automobilisti.
Il gruppo di videomaker napoletani è salito alla ribalta di recente, intervenendo sulla questione Barilla con una puntata speciale di "Gay Ingenui".