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Akash Kumar a Ballando con le stelle: “Usai un nome falso perché a Verona sono tutti di destra”

Chiarito il mistero sulla sua identità, il concorrente si è scusato spiegando di aver adottato un nome d’arte brasiliano per essere accettato in Italia, su consiglio di un agente. Le dichiarazioni sul presunto razzismo dei veronesi, però, hanno scatenato Roberta Bruzzone e anche Ciro Maschio, presidente del Consiglio comunale della città veneta.
A cura di Valeria Morini
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Lo strano caso di Akash Kumar torna ad animare Ballando con le stelle 2018. Il modello indiano concorrente del talent di Milly Carlucci  ha fatto discutere per via del "mistero" sulla sua identità: in passato, è apparso con il nome di Andrea P. a Temptation Island e poi come Pablo Andreis Romero (spacciandosi per brasiliano) a Ciao Darwin e nel mondo della moda. Un passato che ha tenuto "nascosto" all'arrivo a Ballando, tanto da scatenare un vero putiferio sul web. Nella puntata del 24 marzo, al momento delle scuse di Akash a giuria e pubblico, è scoppiato il caos in studio.

Le giustificazioni di Akash Kumar

Nei giorni scorsi, Kumar aveva svelato di aver cambiato nome per questioni di lavoro, in un momento difficile in cui doveva aiutare la mamma malata. Milly Carlucci e la giuria, però, si chiedono come mai non abbia mai riferito alla produzione delle passate esperienze in cui aveva assunto dei nomi d'arte. Già una prima volta interrogato in proposito da Selvaggia Lucarelli in una delle scorse puntate, lui aveva svicolato: “Sono solo chiacchiere, lasciamoli chiacchierare”. Dopo la bufera in rete, ieri sera la Lucarelli ha nuovamente chiesto spiegazioni: "Come fai ad aspettarti che nel 2018 la verità non venga fuori?". Il modello ha quindi spiegato le sue motivazioni, con un frase destinata a far molto discutere:

Ho sbagliato, volevo già chiedere scusa a te perché l’altra volta ti ho contraddetto. È un mio passato brutto. Devo chiedere scusa anzitutto a Milly. È difficile essere un ragazzo straniero e farsi accettare dagli italiani, soprattutto a Verona, dove sono tutti della destra…  Sono stato gestito male da un ex agente con cui ho in corso questioni legali. Diceva che Akash era un nome indiano e non funzionava, dovevo chiamarmi Pablo etc. Io avevo bisogno di soldi perché avevo una situazione familiare non facile e ho accettato. Ma qui mi sono presentato con la mia vera identità. Ho avuto una settimana brutta, lo può testimoniare Veera Kinnunen che sa che sono scese delle lacrime. Forse sono stato ingenuo, ho sbagliato.

L'attacco di Roberta Bruzzone

La dichiarazione su Verona ha sollevato un vero polverone e ha scatenato l'ira di Roberta Bruzzone, che a Ballando svolge il ruolo di opinionista: "Hai tentato una giustificazione veramente improbabile, agli italiani non è che non piacciono gli stranieri, non piacciono i bugiardi. Non ti rifugiare dietro argomentazioni insopportabili, insostenibili ed offensive nei confronti della città e della nazione. […] Ha chiesto scusa quando è stato sgamato ampiamente, ora lo sta facendo solo per uscire da una situazione chiaramente imbarazzante. Non funziona così, tutti quanti hanno i problemi".

Milly Carlucci lo perdona, la difesa di Vera Kinnunen

Molto più diplomatica Milly Carlucci, con cui c'è già stato il chiarimento in privato: "Non mi importa niente che avesse dei nomi d'arte, non c'è nulla di male. In settimana ci siamo visti e ne abbiamo parlato. Il problema è verso il pubblico a casa, perché non l'hai detto? Bastava spiegare che avevi partecipato ad altri programmi con un altro nome e noi avremmo messo tutto in una piccola clip". "Non l'ho detto solo perché per me non era così importante il fatto che avessi avuto un soprannome. Qui ho voluto presentarmi con il mio vero nome. Non faccio il furbo", ha replicato Akash, che di fronte a una giuria particolarmente ostile nei suoi confronti si è detto disposto a lasciare il gioco: "Se volete me ne vado, non sono venuto qua per guadagnare denaro, per fortuna sono un modello Armani. Ho sbagliato e ho chiesto scusa. Non è stata solo colpa mia". Subito dopo è intervenuta a difenderlo la sua compagna di ballo, l'insegnante Veera Kinnunen, che lo ha descritto come un ragazzo dal cuore grande, forse troppo ingenuo: "Sta vivendo male questa cosa, ha chiesto scusa anche a me. Ha pianto due giorni, spero che ora possa voltare pagina". Alla fine, la coppia è rimasta in gara, ottenendo dai giurati ben 41 punti.

Protesta Ciro Maschio, presidente del Consiglio comunale di Verona

Il caso, però, appare tutt'altro che chiuso. La frase sulle presunte simpatie politiche di Verona, come c'era da attendersi, ha scatenato una grande polemica. Ciro Maschio, presidente del Consiglio comunale di Verona nonché neo eletto deputato, ha attaccato il modello su Facebook, chiedendo alla Rai di intervenire:

Un certo Akash Kumar ha appena detto a Ballando Con le Stelle che avrebbe usato un nome falso perché "a Verona sono di destra" (nel senso di razzisti…) Quindi per lui sarebbe lecito mentire a chi è di destra…?! Come Presidente del Consiglio comunale di Verona inviterò questo bugiardo a chiedere scusa alla nostra città per la banale e infondata accusa di razzismo, e come Deputato chiederò alla Rai se sia il caso che il servizio pubblico, a spese dei cittadini, dia spazio a simili personaggi per dire simili castronerie.

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