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Sprechi Rai, Codacons consegna dossier scottante alla Corte dei Conti

L’associazione a difesa dei consumatori, Codacons, consegna alla Corte dei Conti un dossier scottante con tutti gli sprechi che la tv di Stato avrebbe fatto negli ultimi anni: dai maxi compensi ai flop tv, dall’utilizzo di società esterne al calo della raccolta pubblicitaria.
A cura di Fabio Giuffrida
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E' bufera sulla Rai: la Corte dei Conti sta indagando sugli sprechi della tv pubblica. Il fascicolo parte proprio dal maxi compenso incassato dal calciatore Bobo Vieri per la partecipazione al programma Ballando con le stelle condotto da Milly Carlucci: secondo i beninformati 600 mila euro sarebbero finiti nelle tasche di Vieri; la Rai parla invece di 450 mila. In virtù di questo il Codacons ha presentato un dossier di oltre 200 pagine dove sono state indicate tutte le spese che la Rai, a detta dell'associazione a difesa del consumatore, avrebbe potuto evitare o quanto meno limitare: dalla trasmissione radiofonica della Falcetti chiusa con conseguente crollo degli ascolti ai flop televisivi che sarebbero costati milioni di euro, senza dimenticare i compensi di Paolo Bonolis e Roberto Benigni (qui la polemica sul suo cachet). "Finalmente si farà chiarezza sull'utilizzo dei soldi pubblici da parte della rete di Stato" ha tuonato il Presidente del Codacons Carlo Rienzi.

Flop televisivi e compensi milionari – Ad essere esaminata anzitutto la trasmissione Istruzione per l'uso (Radio 1) con Emanuela Falcetti, chiusa e sostituita con Prima di tutto con un conseguente crollo degli ascolti. Dal 28% di share al 15%, questo il crollo registrato dal Codacons il quale non è riuscito a spiegarsi il perchè di questa sostituzione così repentina. Ma il dossier continua parlando di flop tv costati milioni e milioni di euro ai cittadini italiani: Balls of steel, Votantonio, Wild West, Star Academy, chiusi dopo poche puntate. Per non parlare dei compensi elargiti a Paolo Bonolis e Roberto Benigni in occasione del Festival di Sanremo 2009. Anyway, secondo le rilevazioni Nielsen la raccolta pubblicitaria sarebbe calata nel periodo gennaio-aprile 2012 del -17,8% a fronte di una media nazionale del -8,6%. Come mai?

Società esterne e violazione della par condicio – Ieri vi abbiamo mostrato il comunicato stampa di Rsu Editoriale Cgil che ha denunciato senza mezzi termini, con riferimento al programma Detto Fatto condotto da Caterina Balivo, il ricorso continuo della Rai a società esterne senza utilizzare e valorizzare il personale interno. Anche il Codacons si chiede dunque perchè programmi come Che tempo che fa e In mezz'ora siano state appaltate a società esterne nonostante la Rai "abbia tutte le risorse per realizzarle interamente". All'Associazione presieduta da Carlo Rienzi non è andato giù nemmeno il Festival di Sanremo 2013 condotto da Fazio e Littizzetto: nel corso della prima puntata avrebbero violato le norme sulla par condicio (qui il nostro editoriale sul caso Crozza); per questo è già stata presentata una denuncia all'Autorità per le comunicazioni e alla Commissione di Vigilanza Rai.

Televoto sospetto – Il Codacons ha fatto il punto anche sulla situazione circa il sistema del televoto: "la Rai è stata obbligata a piegarsi alle disposizioni dell'Agcom e a modificare le informazioni rese ai telespettatori" si legge nel comunicato stampa. Peccato però – continua Codacons – che "continua ad avere molte falle e non garantisce certamente trasparenza e correttezza a favore di chi televota". Di fatto rimane impossibile contrastare la prassi di ricorrere ai call center i quali possono influenzare il televoto determinando in maniera netta i risultati delle classifiche (qui la polemica qualche anno fa sul televoto a Sanremo).

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