“Sofia sta male”, Le Iene contro il ministro Balduzzi
Sofia ha commosso l'Italia intera con la sua storia. In molti stanno cercando di sensibilizzare le istituzioni sulla rarissima malattia che affligge la bambina di soli tre anni e mezzo. La Leucodistrofia metacromatica, una malattia neurodegenerativa che si manifesta ad un anno e mezzo di vita e che viene considerata, a tutti gli effetti, una malattia terminale che, in caso di comparsa nell'età infantile, dà un'aspettativa di vita di soli dieci anni. L'unica speranza per Sofia sarebbe un trattamento con le cellule staminali del metodo Stamina, meglio conosciuta come la cura Vannoni, dal professore che l'ha messa a punto. E' una cura che in Italia, però, è vietata. Anche Adriano Celentano si è espresso con sdegno nei confronti del ministro della Salute, Renato Balduzzi che, nel servizio della scorsa settimana realizzato da Le Iene, trattò con sufficienza l'inviato Giulio Golia. Questa settimana Le Iene hanno dato ancora spazio al caso, la madre ha ricordato come si è manifestata la malattia della piccola.
Sofia si è ammalata quando aveva un anno e mezzo, la piccola fino ad allora ballava, cantava, diceva le sue prime frasi. Poi un giorno ha cominciato a zoppicare e da lì a sei mesi è diventata completamente paralizzata. Dopo poco ha perso la vista e adesso piange, comunicando solo con piccoli lamenti.
Il trattamento con le staminali ha mostrato risultati efficaci nei confronti di altri casi di bambini affetti da malattie come la leucodistrofia metacromatica. La stessa Sofia con la cura Vannoni aveva registrato miglioramenti, ad esempio non vomitava più mentre prima lo faceva dieci volte al giorno. Le cure sono poi state fermate perché giudicate potenzialmente pericolose. Dopo l'intervento de Le Iene, la segreteria del ministro ha convocato i genitori per un incontro con il ministro Balduzzi. Un incontro che però non si è rivelato risolutore:
Sofia potrà continuare la cura con le staminali, ma in un laboratorio autorizzato dall'Aifa.
Niente metodo Vannoni, dunque. La piccola Sofia non riesce più nemmeno a deglutire e la mamma, nonostante l'incontro con il ministro Balduzzi, continua a chiedere disperatamente di utilizzare la cura Vannoni, anziché perdere tempo a sperimentare altre cure.