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“Questo nostro amore” domina gli ascolti, merito di Marcoré e degli anni ’60

Un grande successo di pubblico per la fiction di Rai Uno. E’ dovuto agli attori protagonisti, bravi e molto apprezzati, e all’ambientazione anni ’60, da sempre cara al pubblico “adulto” della prima rete Rai.
A cura di Andrea Parrella
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La fiction Questo nostro amore ha preso il via su Rai Uno la scorsa domenica. Si tratta di una miniserie in sei puntate, ambientata sul finire degli anni '60, che racconta la vicenda di una coppia impossibilitata a sposarsi (a causa di un matrimonio precedente che lui non riesce a sciogliere) che, nonostante ciò, mette su una famiglia con tre figli. La situazione illecita li costringe a cambiare in continuazione città di residenza, con la conseguenza di una inesorabile emarginazione sociale. Gli interpreti principali sono Neri Marcoré e Anna Valle. La regia è di Luca Ribuoli e si tratta di un vero successo per la stagione di Rai Fiction 2012.

Successo negli ascolti tv – Ieri sera Questo nostro amore ha fatto registrare dati rilevanti: 5.347.000 telespettatori in valore assoluto, per uno share del 19.52%. Numeri da prendere in considerazione anche in relazione alla concorrenza di ieri sera sera, tra la partita di campionato Palermo-Milan su Sky, Ballarò su Rai3, Grey's Anatomy su La7 e il film Come un uragano su Canale5, decisamente "appropriato" in relazione ai fatti recenti. Continua dunque il trend positivo dei prodotti di fiction Rai, cominciato a settembre con Il caso Tortora. E quindi, salvo una buona fetta di spettatori fedeli a priori alla prima rete Rai, per spiegare il successo di questa fiction basta guardare caratteristiche essenziali che non andrebbero trascurate: il cast, la sceneggiatura e l'attualità degli argomenti trattati.

La forza degli interpreti – Se qualche anno fa ci avessero detto che Marcoré sarebbe diventato uno dei signori della fiction Rai, avremmo forse reagito con un sorriso, associando la sua figura a ruoli esclusivamente comici. Al contrario, Marcoré si è da subito dimostrato un attore di ottimo livello, entrando a far parte di un gruppo di personaggi che rendono nobili i prodotti solitamente scadenti di fiction italiana solo grazie alla propria presenza: tra gli altri Pierfrancesco Favino, in parte Beppe Fiorello, di recente, ad esempio, Alessio Boni. Ce ne sono altri, ma vengono in mente solo a rivederli protagonisti di una fiction. Anche l'altra interprete, Anna Valle, riesce molto bene nel ruolo che ricopre.

Il tema trattato è ancora d'attualità? – Per quel che riguarda i testi, se è vero che gli interpreti ne ingentiliscono le fattezze, si può parlare di una sceneggiatura che viaggia al di sopra della media Rai Fiction. E a contribuire sono l'ambientazione (sempre cari furono al pubblico italiano gli anni '60) e, come si diceva, l'argomento affrontato. Trattare una vicenda come questa riporta l'immaginario collettivo a tempi in cui le libertà sociali erano molto più limitate di quanto, chiaramente, possano esserlo oggi. La famiglia fuori dal matrimonio è soggetto che tira ancora, perché argomentazione evidentemente poco battuta, e perché, di fatto, esiste tutt'oggi una certa quota di mortificazione, soprattutto in termini legali ed anche sociali, per chi si trova a voler scegliere o dover scegliere una condizione di questo tipo.

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