Zalone imita Michele Misseri a Resto Umile World Show [VIDEO]
Il 2 dicembre 2011 è andata in scena la prima puntata di Resto Umile World Show, la rivisitazione televisiva dello spettacolo teatrale di Checco Zalone, il comico pugliese amatissimo dal pubblico italiano. Lo show è stato molto divertente e tra tanti ospiti come Laura Pausini, i Modà e Claudio Bisio, ha alternato vecchie gag e imitazioni con nuovi personaggi inediti e preparati proprio per l'occasione del suo show. Tra i nuovi tormentoni di Checco Zalone, vi avevamo già annunciato l'arrivo dell'imitazione di Michele Misseri: l'anticipazione su questa new entry del suo ampio ventaglio di fonti di ispirazione per le sue gag ha lasciato perplessi la maggior parte degli addetti ai lavori che hanno giudicato poco adatta ad uno show di prima serata la parodia di un presunto assassino che ha ucciso, in base alle sue autoconfessioni, la nipotina Sarah Scazzi.
La critica alla tv del dolore di Zalone a Resto Umile World Show
Ma l'intenzione di Checco Zalone e dei suoi autori è quella di effettuare una critica alla tv del dolore che sta invadendo i palinsesti quotidiani a tutte le ore e in tutte le salse possibili ed immaginabili. E così l'attesa per vedere il Misseri-Zalone è stata molto elevata. Ad introdurre lo sketch ci ha pensato Claudio Bisio che ha fatto da spalla a Zalone e ha presentato "Michele", un uomo con camicia a quadri e capello da pescatore. Nello studio è stata allestita una cucina a volo e nello stile dei programmi culinari della tv, è stata improvvisata una ricetta. Ma il Misseri-Zalone ha ritrattato spesso sugli ingredienti della ricetta e poi alla fine di un brevissimo sketch ha ammesso che la sua vera specialità è quella di piangere.
Come detto, questo momento "comico" è stato veramente velocissimo forse con l'intento di non esagerare troppo nel calcare la mano sulla parodia di un indagato in un processo in corso per omicidio e alla fine, ricordando che tutta la famiglia Misseri è implicata nella morte di Sarah Scazzi, Bisio ha citato la "Strana famiglia" di Gaber, proprio per evidenziare gli aspetti surreali di una storia di cronaca nera che si intreccia con la tv e la storia familiare. A nostro avviso l'esperimento di critica alla tv del dolore adoperando Michele Misseri in questo modo non è molto riuscito. Bisognerebbe evitare di utilizzare esempi così negativi per la società come elementi centrali di una show comico di prima serata. Si rischia di dare un messaggio opposto rispetto all'intento iniziale, esaltando coloro che dovrebbero ricevere la giusta condanna per gli eventuali crimini commessi.
