Youtube video: l’ad Fiat Marchionne a Che tempo che fa
Ieri sera nella trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio era ospite l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne.
L'intervista ha suscitato molto clamore per alcune affermazioni del manager della casa automobilistica italiana che ha affermato, in estrema sintesi, che "Fiat potrebbe fare di più se potesse tagliare l'Italia". E ha aggiunto che: "Nemmeno un euro dei 2 miliardi dell'utile operativo previsto per il 2010 arriva dall'Italia. Fiat non può continuare a gestire in perdita le proprie fabbriche per sempre".
Insomma parole dure che cercano di spiegare la posizione dell'azienda alla luce delle lunghe trattative sindacali e degli scioperi per i nuovi piani industriali di Fiat per gli stabilimenti italiani.
Parlando delle trattative con i sindacati dice: "La proposta che abbiamo fatto è dare alla rete industriale di Fiat la capacità di competere con i Paesi vicini a noi, in cambio io sono disposto a portare il salario dei dipendenti a livello dei nostri Paesi vicini".
E sulla questione salario sottolinea: "Il salario cambierà se cambierà il sistema di produzione in Italia, può darsi che sia un cambiamento difficile da sopportare, ma vogliamo migliorare i 1.200 euro di stipendio ai dipendenti". Riferendosi alla questione dello stabilimento Fiat di Pomigliano, Marchionne : "A Pomigliano non abbiamo tolto il minimo diritto, abbiamo cercato di assegnare la responsabilità della gestione di uno stabilimento ai sindacati per gestire insieme a loro le anomalie, perchè quando il 50% dei dipendenti si dichiara ammalato in un giorno specifico dell'anno, vuol dire che c'è una anomalia".
Continuando a parlare dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, Marchionne ha inoltre precisato l'importanza che la Fiat ha in questa zona: "Se la Fiat dovesse smettere di fare auto in Campania, avremmo, credo, un problema sociale immenso, specialmente in una zona dove la Camorra è molto attiva".
Lazzaro Langellotti