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X Factor, Elio è un giudice disilluso: non crede più al talento

Il frontman degli Elio e le storie tese, impegnato per il quarto anno a X Factor, illustra il suo stato d’animo, che è quello di una persona piuttosto disillusa rispetto all’entusiasmo degli anni scorsi.
A cura di Andrea Parrella
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Si tratta di un Elio che, pur avendo deciso di prender parte alla sua quarta edizione di X Factor è sempre più demotivato in qualità di giudice di X Factor. Il suo approccio è chiaramente arrendevole e privo di ogni forma di entusiasmo. Non cerca più quel talento e quell'originalità, parole che hanno sempre distinto il suo vocabolario da quello degli altri giudici, da che era cominciata la sua avventura a X Factor. In un'intervista per il sito di Sky Elio afferma di essersi dovuto impegnare per cercare le motivazioni a partecipare:

Quest’anno ho accettato X Factor dopo lunghi tentennamenti, mi sono confidato con gli organizzatori che mettono in piede queste edizioni sempre più interessanti di questa trasmissione. Insieme a loro ho cercato motivi validi per prendere parte ancora una volta alla kermesse, visto che loro insistevano. Altrimenti non mi sarei neanche impegnato

Deluso Elio, sia degli esiti e soprattutto della trama che ha raccontato la scorsa edizione del format acquisito da SKy, percorso del quale si ritiene anche responsabile per la propria squadra, ma non può evitare di sottolineare un dato di fatto, ovvero che il programma sia diventato un dato di fatto, un criterio, un termine di paragone:

Essendo X Factor un gioco, in un gioco un po’ si vince, un po’ si deve perdere. Della sconfitta non mi interessa niente personalmente. L’ anno scorso mi è spiaciuto il fatto che delle cantanti brave siano state buttate via, anche per qualche responsabilità mia, ma non tutte mie. Quello che mi ha fatto dire di sì sin dalla prima volta è la consapevolezza di portare la musica in televisione con una grande importanza, non come tappabuchi. In effetti X Factor, soprattutto da quando è passato a Sky, è una trasmissione alla quale tanti si ispirano, non solo altri talent. Capita di vedere anche titoli dei quotidiani che citano l’X Factor. E’ qualcosa che ha lasciato una traccia

Ma quanto sorprende è chiaramente la totale disillusione e il distacco dall'idea che possa rimanere sorpreso dinanzi ad un talento particolarmente originale:

Io non ci credo alla favola che troviamo qualcosa di originale. Io in realtà cerco sempre le stesse cose, l’originalità la cerco ma non la trovo sempre. E’ difficile che l’originalità vada insieme all’intonazione. In genere arriva quello che fa le robe strane, ma canta malissimo. Di Jannacci ce n’è solo uno, se arrivasse…

I pronostici sulle categorie, come comunicava qualche settimana fa il sito Tv Blog, lo darebbero come "capo" della squadra degli over, ma Elio è abbastanza convinto che gli daranno i giovani, non essendogli mai stati dati da quando partecipa. Ha tempo anche per parlare di Mika, il giudice neo arrivato dall'estero e motivatissimo, che di certo è un apporto nuovo al programma, attento come lui all'intonazione. Forse solo più sognatore:

Da parte di Mika c’è un sacco di esperienze vissute all’estero, specialmente in Inghilterra dove la musica ha importanza ben più ampia. Vedo che anche Mika è attento all’intonazione. Ma a me dopo tre – quattro anni della gara non me ne frega niente.

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