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“Woodstock. La musica di una rivoluzione”, Rai3 celebra i 50 anni del leggendario Festival rock

Cinquant’anni dopo Woodstock, Rai 3 dedica al concerto che ha segnato un’epoca, il documentario firmato da Silvia D’Ortenzi, dal titolo “Woodstock. La musica di una rivoluzione”. Andrà in onda, per il ciclo “La Grande Storia”, il 15 agosto alle 14.45 sulla terza rete di Viale Mazzini, con le immortali esibizioni di Jimi Hendrix, Janis Joplin, Joe Cocker, Joan Baez, The Who, Creedence Clearwater Revival, Santana, Jefferson Airplane, Crosby, Stills, Nash & Young.
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Cinquant’anni dopo Woodstock, Rai 3 dedica al concerto che ha segnato un'epoca, il documentario firmato da Silvia D'Ortenzi, dal titolo “Woodstock. La musica di una rivoluzione”. Andrà in onda, per il ciclo “La Grande Storia”, il 15 agosto alle 14.45 sulla terza rete di Viale Mazzini, con le immortali esibizioni di Jimi Hendrix, Janis Joplin, Joe Cocker, Joan Baez, The Who, Creedence Clearwater Revival, Santana, Jefferson Airplane, Crosby, Stills, Nash & Young.

Il documentario firmato da Silvia D’Ortenzi sarà accompagnato dal commento di Paolo Mieli, che catapulterà il pubblico in un vero e proprio spettacolo nello spettacolo, avvalendosi anche di un minuzioso lavoro d’archivio grazie al recupero di immagini dell'epoca. Tre giorni di full immersion nella storia della musica, dal 15 al 18 agosto del ‘69, che hanno visto artisti leggendari alternarsi sul palco, segnando per sempre la generazione dei ‘figli dei fiori', mobilitati in massa in un unico immenso e condiviso grido di ‘pace'.

Un milione e mezzo di persone, quel 15 agosto 1969, seguì l'evento, rendendolo immortale, il concerto rock più famoso di sempre, che ha varcato i confini musicali trasformandosi in un fenomeno culturale. Un simbolo autentico e irripetibile dell’ideale pacifista e della controcultura giovanile e hippie. La tre giorni evento prese il nome dalla vicina città di Woodstock, nella contea di Ulster, cittadina nota per le sue attività artistiche e per la tendenza a ospitare grandi e rinomati festival d'arte.

I promotori del festival di Woodstock furono Michael Lang, John P. Roberts, Joel Rosenman e Artie Kornfeld. Woodstock nacque, inizialmente, con uno scopo prettamente commerciale, sotto il nome di "Woodstock Ventures", che avrebbe potuto garantire una significativa possibilità di guadagni. Fu trasformata in una manifestazione ad ingresso libero quando gli organizzatori si resero conto della mole di persone che vi avrebbe partecipato, fuori da ogni possibile previsione, che confluì da subito nella vendita di 186.000 biglietti solo in prevendita.

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