Wentworth Miller confessa: “A 15 anni ho tentato il suicidio”
Il coming out di uno degli attori più famosi della tv americana, Wentworth Miller è stato tra i più discussi degli ultimi tempi: per anni la cronaca rosa americana ha lanciato ipotesi sulla sua omosessualità ma è stato solo all'indomani della sua indignazione per le leggi russe anti-gay che l'attore ha trovato il coraggio, e forse un valido motivo, per confessare al mondo intero di essere omosessuale. Da quel momento è diventato uno dei volti più noti della difesa dei diritti gay e durante una cena di gala a Seattle per la Campagna per i Diritti Umani lo scorso sabato sera, Wentworth ha tenuto un discorso ai presenti, rivelando il dolore vissuto per la sua condizione in età adolescenziale, una lotta contro se stesso che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche.
Il tentativo di suicidio a 15 anni – La star di Prison Break ha infatti confessato al microfono di aver tentato il suicidio all'età di 15 anni, in virtù di un vero conflitto interiore che ha vissuto al tempo:
Avevo 15 anni quando ho provato ad uccidermi per la prima volta. Un fine settimana aspettai fino a quando la mia famiglia non se fosse andata. Ero solo a casa ed mandai giù una bottiglia di pillole. Mi hanno chiesto se fosse un grido d’aiuto, ma dissi di no, perché non l’avevo detto a nessuno. Si cerca aiuto se si crede che ci sia qualcuno a cui chiederlo. Io volevo semplicemente farla finita.
Il timore di perdere la sua carriera di attore – Wentworth, oggi 41 enne, ha anche confidato che uno dei più grandi timori della sua vita è stato quello di vedere svanire la sua carriera a causa dei pregiudizi sulla sua omosessualità:
L'idea di “uscire allo scoperto”, dell’effetto che avrebbe avuto su di me e su una carriera a cui avevo lavorato tantissimo, è questo che mi riempiva di paura.