Vittoria Rea a Chi l’ha visto: Parolisi si è crocifisso da solo
La notizia dell'avviso di garanzia per Salvatore Parolisi indagato con l’accusa di omicidio volontario nei confronti della moglie, Carmela Melania Rea, uccisa il 20 aprile scorso, nel bosco di Casermette di Ripe di Civitella, tra le province di Ascoli Piceno e Teramo, era attesa da tanto tempo e gli inquirenti sono stati molto cauti a prendere questa decisione dopo due mesi di indagini. La ricostruzione dei fatti raccontata da Parolisi non ha convinto gli investigatori e in più, la mancanza di testimoni che possano accertare la presenza della famiglia Rea a Colle San Marco, ha dato il colpo di grazia alla già debole posizione del caporalmaggiore. L'uomo, nonostante si sia sempre detto innocente e colpevole solo di aver tradito Melania ripetutamente, per ora è ancora libero e vive tra Frattamaggiore e Somma Vesuviana facendo la spola tra la casa dei suoi genitori e quella dei suoceri per accompagnare e accudire la figlioletta Vittoria di 18 mesi, l'unico punto di unione tra il militare e la famiglia di Melania.
La signora Vittoria Rea è forse quella più addolorata. Nell'intervista realizzata a Chi l'ha visto e mandata in onda nella puntata del 22 giugno 2011, la signora, ricordando la frase detta da Parolisi a Quarto Grado "Sono come Cristo in croce, sono innocente", ha detto: "In croce si è messo da solo, con le bugie che ha detto". La donna non perdonerà mai Salvatore e finora non ha voluto accusarlo dell'omicidio, ma lo ha accusato per i continui tradimenti e gli ha chiesto di non dire più che amava sua figlia, perchè è impossibile amare una persona e tradirla così tanto. Anche lo zio di Melania è deluso da Salvatore Parolisi: "L'ho sempre chiamato nei giorni bui, questa volta non l'ho fatto, mi aspettavo una sua telefonata, invece è sparito. Ha detto bugie, anche a me, e per questo la mia fiducia è diminuita".
Per vedere le interviste alla famiglia Rea, cliccate qua
Intanto venerdì Salvatore Parolisi dovrà recarsi ad Ascoli Piceno per gli interrogatori e tutti stanno aspettando il momento della verità. La signora Vittoria ha ribadito: "Spero che questo sia l'ennesimo brutto momento passeggero, spero che venerdì arrivino buone notizie". La speranza della famiglia Rea è che Salvatore non sia l'assassino ovviamente pensano alla piccola Vittoria, così indifesa e sfortunata: "Lo speriamo innanzitutto per la piccola Vittoria, altrimenti resterebbe sola".
Il momento di scrivere la parola fine su questo tragico fatto di cronaca sembra ancora lontano. La speranza è che gli inquirenti riescano a ricostruire la dinamica degli eventi nel modo più chiaro e veritiero possibile per capire chi ha ucciso Melania Rea.