Vauro in ospedale mostra il pugno chiuso: “Dedicata a fasci, leghisti e grilletti”

Il vignettista Vauro, è finito in ospedale, ma postando una fotografia che è degna di tutta l'ironia dissacrante con la quale è uso affrontare il suo lavoro, oltre che la vita, ha saputo sdrammatizzare il momento. Nell'immagine pubblicata su Facebook non solo approfitta per rassicurare i suoi fan rispetto al fatto che al netto del ricovero sta bene ed è in fase di recupero, ma soprattutto per confermare a coloro a cui non sta esattamente simpatico, che di andarsene non ha alcuna intenzione. E quale segnale più significativo, se non quello di un pugno chiuso a simboleggiare la sua incrollabile fede politica?

Così il pugno chiuso di Vauro in un letto di ospedale, con tanto di occhi chiusi, diventa una foto che fa il pieno di mi piace e di commenti, oltre che di apprezzamenti, dividendo tuttavia i seguaci dagli oppsitori: "Dedicata ai simpatici fasci, leghisti e grilletti che mi augurano di schiattare… Scampata anche stavolta. Tie'!". 

D'altronde, essere scomodo è diventato un corollario fondamentale del mestiere di Vauro, così come quello di tutti i vignettisti, una figura che negli ultimi anni è diventata sempre più cruciale nel mondo dell'informazione e della cultura, non solo per la capacità di sintesi di cui una vignetta può essere pregna in termini di racconto della realtà (politica o sociale), ma anche per motivazioni ben più drammatiche, connesse a questa stessa qualità del commento a disegni. La strage di Charlie Hebdo a Parigi, nel gennaio del 2015, è tragicamente connessa alla produzione del settimanale francese, che aveva più volte fatto ironia sull'integralismo islamico. Così come, negli ultimi anni, sono state molte le vignette a finire nell'occhio del ciclone per aver toccato argomenti sensibili per l'opinione pubblica, da quella di Giannelli sui migranti, pubblicata dal Corriere della Sera, alla più recente sul sisma in centro Italia, pubblicata ancora da Charlie Hebdo.