Vatileaks, Gianluigi Nuzzi conferma: “Sono stato convocato per essere interrogato”
Gianluigi Nuzzi ha iniziato la puntata di Quarto Grado di oggi, venerdì 13 novembre, parlando al suo pubblico della vicenda che lo vede coinvolto da qualche giorno a questa parte. Stiamo parlando dell'inchiesta del Vaticano sulla fuga di documenti riservati che poi sarebbero finiti in due libri, tra cui quello scritto del giornalista: "Via Crucis". Nei giorni scorsi, il Papa aveva commentato l'accaduto dicendo:
"So che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati. […] Rubare quei documenti è un reato, un atto deplorevole che non aiuta. Io stesso avevo chiesto di fare quello studio e quei documenti, io e i miei collaboratori, già li conoscevamo bene. E sono state prese delle misure che hanno cominciato a dare dei frutti, alcuni anche visibili".
Gianluigi Nuzzi ha spiegato sin da subito di aver fatto semplicemente il suo lavoro di cronista e di non aver mai avuto intenzione di danneggiare l'immagine di Papa Francesco. Al principio della puntata odierna del programma che conduce su Rete 4, ha confermato di essere stato convocato per essere interrogato:
"Prima di iniziare la puntata voglio parlare di una cosa che riguarda me. Sono stato convocato in Vaticano per essere interrogato martedì prossimo. Voglio dirvi grazie per i tanti messaggi di solidarietà. Grazie a voi per aver capito che noi facciamo cronaca. Il mio libro racconta i fatti, è un'inchiesta e non è una campagna. Continuerò a fare il mio lavoro e anche qui a Quarto Grado continueremo a proporre inchieste, che per essere tali devono essere esclusive".