Una giornata in banca con Enrico Brignano [VIDEO]
Il tema banche è all'ordine del giorno nella satira televisiva: dopo la Banca della Magliana a Un due tre stella, Enrico Brignano racconta una giornata tipo in banca e le reazioni dei suoi funzionari alla richiesta di un prestito da parte di un semplice cittadino. Il racconto comico dello show man che si inoltra nell'istituto bancario dopo essersi tolto anche il ponte al dente per non far suonare il metal detector, diventa serio e degno di riflessione quando arriva alla conclusione e parla dei prestiti negati a due imprenditori che volevano salvare le loro aziende. Purtroppo i due uomini, dopo essersi visti negati i contributi bancari, hanno deciso di farla finita.
"La banca è così fredda che ci puoi conservare i prosciutti" scherza il comico, che racconta di una sua fantomatica visita alla banca per un prestito. Depositati tutti i suoi oggetti metallici nell'apposita cassetta, con la voce automatica del metal detector che lo accompagna, Brignano riesce ad entrare in banca e si dirige verso il direttore. Questi, come un pò tutti i personaggi dei monologhi dell'attore, non sa pronunciare per bene il suo cognome, ma si mostra compiacente e aperto al dialogo, almeno all'inizio della loro conversazione. "Sono quì per dei soldi" annuncia Brignano, ma il direttore fraintende le sue intenzioni, pensando si tratti di investimento e non prestito. Il cliente vorrebbe 50.000, ma le espressioni di disappunto del funzionario di banca lo fanno arrivare addirittura a chiedere 5.000 euro, che il direttore vorrebbe anche fossero restituiti con grosse rate.
"Lei come sta messo a immobili?"Ho due comodini..ma vecchi!" è il dialogo tra i due: il direttore comincia a spazientirsi e chiede a Brignano se possieda delle case, ma il poverino non possiede neanche quella. Il funzionario allora sbotta e chiede che venga avanti il prossimo cliente "Ma voi non dite di rispettare il prossimo?", chiede lo scoraggiato Brignano, ottenendo come risposta "Sì, il prossimo cliente". Se solo si fosse trattato di parlamentari o parenti e amici di questi, forse il prestito sarebbe stato subito concesso, visto che la denuncia di un senatore dell'Italia dei Valori farebbe trasparire tale differenza di trattamenti. Peccato che le banche non si rendano conto che un loro rifiuto potrebbe anche portare a gesti estremi, come quelli purtroppo intrapresi da due imprenditori suicidi: una scelta drastica che dovrebbe far riflettere i vincitori e vinti di questa crisi, più i primi, forse.