I Simpson compiono 30 anni: il primo episodio andò in onda il 17 dicembre 1989
Il 17 dicembre 1989 andava in onda il primo episodio di una delle serie animate più amate della storia: I Simpson. Si chiamava "Un Natale da cani" e trent'anni fa inaugurava la prima stagione di quella che sarebbe diventata una serie televisiva iconica, avanguardista che a distanza di tre decenni continua ad appassionare, divertire e stupire i suoi fan. Nati da un'idea di Matt Groening, i personaggi de I Simpson sono diventati parte dell'immaginario comune e le gag consumatesi nelle puntate con protagonisti gli ominidi gialli, sono diventate dei cult memorabili.
Per celebrare questo importante anniversario, la Fox ha ideato un canale apposito, ovvero Fox Simpson Domination, sul quale andranno in onda gli episodi della serie animata, che non ha mai fermato la sua produzione, anzi ha visto nascere un film con protagonisti Homer, Marge, Bart, Lisa e tutti gli abitanti di Springfield, che probabilmente potrebbero comparire anche in un secondo film. In un attimo i Simpson, dopo la loro prima apparizione, divennero un vero e proprio fenomeno televisivo negli Stati Uniti; seguitissimi, ma anche molto criticati, un connubio che da sempre ha contraddistinto questo prodotto televisivo. In Italia, però, il cosiddetto episodio pilota arrivò a distanza di due anni, ad ottobre del 1991, ma ottenne anche qui il successo guadagnato oltre oceano.
Una serie spregiudicata e profetica
Una serie animata spregiudicata, irriverente, parodica e, strano a dirsi, anche profetica. L'immaginario della società felice, organizzata e funzionante, oltre che della famiglia ordinata e perfetta, viene completamente sovvertito dai protagonisti di queste strisce animate che, invece, incarnano l'esatto opposto di quello che in televisione era stato descritto fino a quel momento. Homer è in sostanza un alcolizzato, credulone, affetto da un vittimismo atavico che si stempera con una irriducibile comicità, così semplice, talvolta sciocca eppure così efficace. Marge è una moglie stanca della sua routine, che cerca in tutti i modi di evadere, senza mai riuscirci sul serio. Bart e Lisa sono agli antipodi, l'una determinata, studiosa ed onesta, l'altro per certi versi istrionico, ma scansafatiche e ribelle. Tutta l'umanità, in ogni sua sfaccettatura, ha un suo corrispettivo che viene presentato nella sua versione esagerata e, alle volte, stereotipata. I Simpson, però, sono riusciti in questi anni ad affrontare le tematiche più scottanti della società, soprattutto di quella americana, i cui principali simboli sono stati spesse volte introdotti nel cartoon, nella solita maniera parodica come dimostra il ritratto di Donald Trump o di George W. Bush.
L'unicità dei Simpson
I Simpson hanno cambiato il modo di rapportarsi alla realtà, ma nessuno avrebbe mai pensato che avrebbero avuto un effetto così impattante sulla televisione. Dopo la prima apparizione televisiva del 1989, in cui è stato mandato in onda un episodio intero, mentre dal 1987 erano comparse in tv solo strisce da un minuto, molti sono stati i produttori che hanno commissionato dei prodotti simili, che prendessero spunto dai racconti, quotidiani, eppure così emblematici della nota famiglia di Springfield. L'idea era quella di trattare delle tematiche importanti, in maniera leggera, ma mai banale. Ecco, la grande forza dei Simpson e quindi di Matt Groening e tutta la sua squadra, sta nel fatto che ogni episodio non è mai stato uguale all'altro in fatto di argomenti, di battute, di immagini e impatto sul pubblico; ogni episodio dei Simpson ritaglia un pezzo di storia, lo riscrive a suo modo, rilegge i difetti e i pregi di ogni individuo e ne fa materia da dare in pasto agli spettatori che, attoniti, non riescono a smettere di guardare le vicende di questa strana cittadina, il cui microcosmo in un ameno Natale di trent'anni fa è entrato di soppiatto nelle case.