Tutti pazzi per Padre Damiàn, anche “La Voz” punta sull’effetto Suor Cristina
Se in Italia abbiamo avuto Suor Cristina, a "La Voz", la versione spagnola del format con Laura Pausini tra i coach, già vanno tutti matti per padre Damiàn Marìa. Il sacerdote ha 28 anni e viene da Granada, si è presentato cantando "Angels" di Robbie Williams e per farlo si è presentato in tunica e con un cuoricino in stickers applicato proprio all'altezza del muscolo cardiaco. Quando i coach hanno deciso di voltarsi, non credevano ai loro occhi. I J-Ax, Pelù, Noemi e Facchinetti spagnoli sono appunto la nostra Pausini, poi il cantante Alejandro Sanz, Antonio Orozco e Malù, ma mentre questi ultimi si sono voltati, gli altri due hanno deciso di non farlo.
Antonio Orozco ci scherza su:
Non so perché mi sono voltato, probabilmente ho avuto una chiamata celeste.
Padre Damiàn ha spiegato di essere tagliato per la musica e la considera la sua seconda vocazione, dopo la religione. La sua storia è interessante: comincia a cantare molto piccolo ed il suo sogno è sempre stato quello di fare musica, anche perché cresciuto con sua nonna, cantante di flamenco. A 16 anni arriva la sua vocazione religiosa, entrando a far parte di una congregazione missionaria di Granada, compie missioni umanitarie in Honduras ed a Calcutta. Tre anni fa diventa sacerdote ordinario, in una parrocchia della Spagna. Le analogie con Suor Cristina sono tante, inoltre è stata proprio la partecipazione della nostra suora all'edizione italiana che ha spinto Padre Damiàn a fare lo stesso.
Adesso bisognerà capire quanto possa durare l'effetto sorpresa. Nel caso di Suor Cristina, prima religiosa a partecipare ad un talent di questo genere, l'effetto è stato incredibile, producendosi sia sugli ascolti che, alla fine, condizionando la vittoria finale anche a discapito di altri talenti. Vedremo se i quattro coach porteranno avanti sempre Padre Damiàn, guardandolo sotto…"una luce" diversa.