“Tu dimmi quando”: amici e colleghi ricordano Pino Daniele (DIRETTA)
ORE 23:24 – Lo speciale si conclude con le parole che Pino Daniele rivolge a Massimo Troisi: "Tu mi capisci sempre. Sei l'unica persona con cui riesco ad esprimermi senza alcun paravento, gli altri ne approfittano Massimo".
ORE 23:21 – Il giornalista ha chiesto a Eros Ramazzotti di spiegare cosa lo ha spinto a mettere quel post sui social che ha annunciato a tutti la morte di Pino Daniele: "È stato puro istinto, non l'ho fatto per essere il primo. Era tardi, di notte, è stata dura. L'istinto iniziale è stato quello di scrivere un ricordo. Non ho altre parole".
ORE 23:15 – Roberto Saviano: "L'ultimo post che ha pubblicato su Facebook era un'immagine con una strada che portava a casa. Noi scrittori, poeti, cantanti saremo sempre scrittori napoletani, poeti napoletani, cantanti napoletani…quel "napoletano" non ci abbandonerà mai".
ORE 23:10 – Irene Grandi: "È stato un maestro di canto, lui metteva le parole dentro al ritmo della frase musicale. La collaborazione nasce nel 95, da una sua idea di fare un duetto in italiano. A Pino piacque molto questo duetto e mi chiese di partecipare al suo tour e mi sono guardata quindi venti concerti di Pino Daniele!"
ORE 23:07 – Ciro Ferrara: "Era un grande tifoso, ma allo stadio non venne mai. Venne a casa con la sua chitarra. Non so chi abbia messo il video di quella serata in rete, ma si capiva la compattezza del gruppo e la nostra gioia ad avere un concerto di Pino Daniele". Giuseppe Incocciati: "La regola di quella sera era che chi era intonato si metteva vicino a Pino e gli altri lontano". Ferrara: "E infatti Maradona stava lontano" (ride)
ORE 23:03 – Lina Sastri: "La sua ultima esibizione è stata a Courmayeur, la notte di Capodanno. Posto più lontano da Napoli non poteva esserci".
ORE 23:00 – Gigi D'Alessio: "Nasco come fan di Pino Daniele. La mia vita poi va avanti e iniziai anch'io ad incidere i miei primi dischi. La storia vuole che finiamo nella stessa casa discografica e si crea un po' di competizione, creata anche dalla casa stessa. Lui dice delle cose, io ne dico altre. Poi mi chiama e mi chiede se anziché litigare, volevamo conoscerci. Io non ho rifiutato, cantare con Pino Daniele era una cosa importante. Mi sono presi applausi, ma anche un bel po' di fischi perché il pubblico si era diviso, io avevo il mio, lui aveva il suo. Ci siamo sentiti poco prima di Capodanno e ci dicevamo che poi avremmo fatto il confronto degli ascolti".
ORE 22:43 – Lorenzo Cherubini: "Nel 1994, il mio manager organizzò il tour con Eros e Pino e ho scoperto la persona, l'amico, l'uomo senza pregiudizi. L'uomo aperto alla musica, che parlava con la musica. Il carattere difficile si scioglieva e si apriva nella musica. Le sue difficoltà nello stare al mondo, si scioglievano con la musica". Eros Ramazzotti: "Pino aveva già dei problemi con il cuore e faceva fatica a reggere il ritmo. Una pecca è stata non aver registrato niente".
ORE 22:35 – Toni Servillo: "Era un uomo riservato, che ha sempre separato vita pubblica dalla vita privata. Non avrebbe amato quel po' di retorica venuta fuori con la sua scomparsa".
ORE 22:31 – Enzo Avitabile: "Pino è stato fondamentale nel cuore della città, perché ha raggiunto una coscienza della propria identità e un rispetto per quello che arrivava da fuori, gli umori e i suoni del mondo".
ORE 22:29 – Clementino: "In Giamaica c'è Bob Marley, a Napoli abbiamo Pino Daniele".
ORE 22:24 – Nel 1983 Pino Daniele diceva: "Quando si cerca di fare qualcosa, tirandola fuori dai posti in cui si vive, la musica diventa cultura".
ORE 22:14 – James Senese: "Quando l'ho visto la prima volta era un ragazzone tipo indiano. Ed era una cosa positiva. Gli ho detto: "Se vuoi suonare con noi, comprati un basso e vieni". Non se l'è fatto ripetere due volte. Ho visto subito che aveva qualcosa da dire".
ORE 22:07 – Rosario Jermano: "Con Pino Daniele tanti anni di prove, negli anni '70 si facevano solo prove a Napoli, di concerti non se ne facevano". Peppe Lanzetta: "Abbiamo vissuto anni meravigliosi, lo dico senza nostalgia e senza rimpianti". Gino Giglio: "Per me resterà sempre Pinotto. Ai tempi della scuola avevo un look da musicista, con i capelli lunghi. Lui invece aveva occhiali a fondo di bottiglia, capelli normali e abiti normali. Lo snobbavo. Nel primo giorno di scuola mi chiese: "Ma tu suoni?", io suonavo blues e lui mi disse che suonava la chitarra e mi invitò a casa sua a fare un po' di blues. Me lo disse con una tale intensità che ci andai. Appena ha iniziato a suonare, ho capito subito che era una persona da coltivare e non abbandonare".
ORE 22:03 – Roberto Saviano: "La Napoli di Pino Daniele, Troisi, Bennato ha significato per me esistere. L'arte porta ad un sogno di riscatto. È l'Italia che trova una via nuova. Loro hanno creato un'altra via".
ORE 22:00 – Gaetano Daniele: "Pino e Massimo quando collaboravano, erano sempre d'accordo sulla linea da seguire".
ORE 21:50 – Pino Daniele: "Io non ho paura della vita, ho paura dei cretini". Massimo Troisi ospite di Gianni Minà: "Pino Daniele ha un carattere brusco. Lui mi vuole bene. La felicità mia è essere voluto bene da Pino Daniele. Ho provato in tutti modi ad entrare in un disco di Pino".
ORE 21:48 – Un video mostra un'intervista rilasciata da Pino Daniele agli inizi della sua carriera. Il cantante affermava: "Noi siamo come dei negri, ancora c'è razzismo verso i napoletani, verso i meridionali. Ci vedono come incivili, ma devono andare fino in fondo per capire perché siamo incivili. Io la amo e la odio questa città".
ORE 21:43 – Renzo Arbore: "Lanciammo in radio ‘na tazzulella e cafè' nel programma Alto Gradimento e divenne famosissimo".
ORE 21:42 – Enzo Gragnaniello: "Noi abbiamo fatto insieme le elementari, tranne la quarta, sono stato bocciato quattro volte. Lui ha continuato a studiare e si è acculturato. Era grassottello e bellino. Aveva 8 anni quando si comprò la chitarra. Ascoltavamo musica nera, come Otis Redding".
ORE 21:35 – Un filmato evoca il momento in cui Pino Daniele suonò la canzone "Quando" davanti a Massimo Troisi. Il cantante affermava spesso che più cantava quella canzone, più sentiva la mancanza dell'attore.
ORE 21:28 – Lorenzo Cherubini: "Sono stato al suo concerto nel 1981, era il mio primo concerto. Mi diede l'impressione che la musica italiana non fosse basata solo sulle parole, ma che si potesse anche sperimentare".
ORE 21:26 – Roberto Saviano: "Il primo concerto della mia vita è stato quello di Pino Daniele. Si tenevano tutti per mano, ma io ho rifiutato quella mano che voleva prendere la mia, perché non volevo distarmi. Volevo restare concentrato. Lo ricordo come la prima volta che sono andato in bicicletta o la prima nuotata".
ORE 21:23 – Eros Ramazzotti: "L'ho conosciuto nel 1988, per me era un mito, ero un suo fan. Poi ho scoperto che anche lui era un mio fan ed è stato magnifico".
ORE 21:22 – Rocco Hunt: "Quando l'ho conosciuto mi ha detto: "Che pezzo vuoi fare?" e io: "Quanno chiove" e lui: "Ma sei sicuro?", voleva farmi capire che quella canzone portava ad una certa responsabilità nei confronti dei suoi fan".
ORE 21:18 – James Senese ha detto di lui: "Pino era una persona con il cuore e con il cuore se n'è andato". Tony Esposito, invece, ha raccontato: "Ci siamo visti l'ultima volta a Capodanno, mi ha detto: "Ciao Tony ti voglio bene" e io: "Ciao Pino anch'io ti voglio bene". Non avevo mai detto ti voglio bene a un musicista ed è stato bellissimo dircelo. L'ultima volta che l'ho sentito è stato con quel ti voglio bene".
ORE 21:14 – Lo speciale si apre con un'esibizione live di Pino Daniele, risalente al 1977. Il cantante si esibisce in uno dei suoi più grandi successi "Napul è".
Pino Daniele si è spento il 5 gennaio 2015. La morte improvvisa dell'artista ha causato grande dolore sia tra i familiari che tra i fan che hanno percorso un pezzo di vita, accompagnati dalle sue canzoni. La Rai ha deciso di ricordarlo, dedicandogli una puntata della serie "Unici", dal titolo: "Tu dimmi quando – Pino Daniele". Verrà ripercorsa la sua vicenda umana e la sua carriera, attraverso il racconto dei tanti volti noti, che hanno avuto modo di collaborare con lui o che hanno condiviso con il cantante una lunga amicizia. Tra coloro che prenderanno parte allo speciale ci saranno: Enzo Gragnaniello, Ciro Ferrara, Peppe Incocciati, Roberto Saviano, James Senese, Tullio De Piscopo, Toni Esposito, Rino Zurzolo, Joe Amoruso, Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo, Rosario Jermano, Enzo Avitabile e tanti altri. Si tornerà con la mente agli anni che videro svilupparsi il Neapolitan Power, movimento musicale partenopeo che ha scritto la storia della scena artistica della città di Napoli. Tante immagini e video inediti impreziosiranno il racconto dell'autore Giorgio Verdelli, che ha avuto modo di conoscerlo personalmente. L'appuntamento è per le 21:10.