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Tonon: “Con mia madre una telefonata veloce dopo il GF, non voleva parlassi così del marito”

Raffaello Tonon rilascia la sua prima intervista a Verissimo in cui racconta il suo Grande Fratello Vip e torna sul rapporto controverso con il padre che oggi ha smesso di nominare: “Mia madre è il mio unico riferimento, suo marito non c’è mai stato. Non lo chiamo nemmeno papà”.
A cura di Stefania Rocco
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Raffaello Tonon ha rilasciato a Silvia Toffanin per Verissimo la prima intervista dopo la fine del Grande Fratello Vip. Il noto opinionista esce dalla Casa avendo accumulato un bagaglio più che positivo, segnato soprattutto dallo splendido rapporto con Luca Onestini. Proprio oggi i due si sono ritrovati nella puntata di Verissimo dedicata ai finalisti del reality.

I problemi di depressione

Raffaello si è raccontato il più possibile, senza tacere nemmeno i periodi di depressione vissuti, gli stessi che hanno segnato tutto il suo percorso di crescita: “Ho sofferto di depressione in due volte distinte. Ne parlo perché trovo che sia utile. C’è tanta gente che ne soffre e bisogna dire loro che c’è la via d’uscita”.

Il rapporto con i genitori

Il dolore più grosso vissuto nella Casa riguarda il rapporto con la famiglia, raccontato per la prima volta di fronte alle telecamere. Tonon non ha mai nascosto di avere interrotto ogni contatto con suo padre, che oggi non considera, e nemmeno chiama più, tale. Rivela di avere sentito solo sua madre una volta uscito dalla Casa, ma anche in quel caso tra loro ci sarebbe stata solo una telefonata veloce e accompagnata dai consueti imbarazzi:

Sono stato un bambino complesso e non facile da amare. Mia madre mi ha amato come ha potuto. Del marito di mia madre non parlo, è un capitolo chiuso e rimosso. Mia madre è l’unico riferimento familiare che ho. Non lo chiamo papà perché è una figura che non c’è, non è mai stata di riferimento. Credo che i genitori debbano sempre fare dei passi verso i figli, è una specie di dovere morale. Mia madre ha fatto tutto il possibile, e quindi io oggi penso a lei, solo a lei. Suo marito? Non credo mi cercherà e non voglio che lo faccia. Con mia madre c’è stata una telefonata abbastanza veloce, abbiamo commentato solo la sorpresa del fazzoletto. Siamo stati rapidi, c’è stata un po’ di perplessità per alcune boutade a proposito di suo marito che magari potevo tenere per me per bon ton. Io non sono d’accordo. Ho raccontato la mia vita. Con mia madre ci sono dei problemi, è vero, ma dall’altro lato è proprio un capitolo chiuso. Voglio assumermi ancora parte della responsabilità: sono stato un bambino troppo complesso, ma io un figlio come me lo avrei voluto, lo vorrei.

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