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Tom e Jerry a Napoli, l’episodio compie 60 anni

Era il 1954 quando l’episodio n.86 di Tom e Jerry venne ambientato alle pendici del Vesuvio: qui un topo autoctono faceva da cicerone ai due, mostrandogli il teatro San Carlo, Nisida e cantando per loro “Oì Mari'”.
A cura di A. P.
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L'arrivo di Tom e Jerry nella città incantata di Napoli, davanti ai panorami meravigliosi del lungomare, il Vesuvio, Nisida e il Teatro San Carlo, è una di quelle piccole pietre miliari il cui segno resterà sempre indelebile nella storia dell'animazione, così come vale per alcune strisce di Cherles Schulz o delle storie di Lupo Alberto. Questo episodio, precisamente il numero 86, fu realizzato nel 1954 e diretto da William Hanna e Joseph Barbera e prodotto da Fred Quimby con musica di Scott Bradley.

Si apre come sempre con la baruffa tra il gatto e il topo, che scesi dalla nave si inseguono come in ogni episodio si conosca. Poi il piccolo roditore viene salvato da un suo simile, il topo napoletano, vestito come ogni italiano nell'immaginario straniero: maglietta a righe e una sorta di foulard al collo. Diventa il cicerone degli inseparabili amici/nemici, portandoli a spasso tra le bellezze della città, dal Vesuvio al San Carlo, fino a Nisida, dove dedica loro uno dei capisaldi della canzone napoletana: Oì Mari'. I tre scamperanno insieme ad una banda di cani malintenzionati, che per loro sfortuna finiranno dritti in acqua. "Arrivederci" è il saluto finale con cui il topo napoletano e i cani, si congedano da Tom e Jerry rimontati in nave per il ritorno a casa.

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