Timothy Spall oggi, Peter Minus in Harry Potter: “Perdere peso mi ha chiuso qualche porta”
Timothy Spall è l'indimenticabile viscido Peter Minus, alias Codaliscia, nella saga di Harry Potter. L'attore, tra i più bravi caratteristi della scuola britannica, ha deciso qualche anno fa di perdere peso, vedendo le prospettive di carriera dimezzate. In effetti, Hollywood lo apprezzava soprattutto per quella caratteristica di essere un personaggio perfetto per certi ruoli. Oltre a Codaliscia ricordiamo in ordine sparso: Arthur Poe in "Lemony Snicket", messo Bamford in "Sweeney Todd" e Simon Graham in "L'ultimo samurai".
L'ultimo film nel 2017
La decisione di trasformare il suo corpo è arrivata proprio nel momento in cui Timothy Spall è diventato il caratterista britannico più richiesto a Hollywood. Con questo nuovo aspetto, Timothy Spall di fatto fa molta fatica a imporsi. È dal 2017 che l'attore non trova spazio al cinema come in tv. Il suo ultimo lavoro è "Ricomincio da noi" e ha partecipato a un episodio della serie antologica Amazon "Electric Dreams". Da quando ha perso più di 30 chili, molte delle porte spalancate a Hollywood si sono chiuse, come ha raccontato a The Indepedent: "Perdere peso mi ha chiuso qualche porta. Sapevo del rischio, ma sapevo anche che mi avrebbe liberato da altre pressioni. Non so se ho perso molti ruoli, di certo nessuno mi ha chiamato per dirmi: "Avevamo una parte per te, ma ora che non sei più grasso".
Il personaggio di Peter Minus
Il ruolo interpretato da Timothy Spall nella saga di Harry Potter è quello di Peter Minus. Appare per la prima volta in "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban". Si tratta di uno dei quattro Malandrini, insieme a James Potter, Sirius Black e Remus Lupin. Con un animagus, acquisisce la capacità di trasformarsi in topo, da qui il soprannome "Codaliscia". Custode dell'Incanto Fidelius che proteggeva Casa Potter, fu lui a tradirli a Lord Voldemort. Il personaggio ha un finale differente rispetto a quello del libro. Ne "I Doni della Morte", Minus ha la possibilità di uccidere Harry ma esita per il debito di riconoscenza verso di lui, venendo quindi strangolato dalla sua stessa mano d'argento. Nel film, viene colpito alle spalle e messo fuori gioco da Dobby.