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“The Mission”, Fico contestato: “Vuole Rai libera da partiti, poi ne detta la linea”

Continuano le polemiche in merito al format che voleva l’invio dei vip in campi profughi, ma si trasforma in una disquisizione di stampo politico. Margiotta (Pd), vicepresidente di commissione, contesta Fico: “Si spende per sottrarre la Rai ai partiti, ora vuole che la politica detti la linea della tv di stato”.
A cura di Andrea Parrella
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Pareva essersi placata la polemica su The Mission, lo show di Rai1 che nasceva con l'intenzione di inviare alcuni personaggi del mondo dello spettacolo in un campo profughi. Si erano sollevate diverse contestazioni, provenienti da diversi fronti come quello del presidente della camera dei deputati Boldrini, oppure dei 5 stelle, rappresentati dal Presidente della Commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico, esponente della forza politica guidata da Beppe Grillo. In agosto era stato lui a richiedere di visualizzare la puntata zero del programma per capire se effettivamente corrispondesse ai criteri che il servizio pubblico dovesse rispettare.

Una richiesta che ha generato disappunto in alcuni membri, del Pd in particolare, mozione sintetizzata in maniera piuttosto esaustiva da Salvatore Margiotta, vicepresidente della commissione stessa: "Non è mai accaduto prima d’ora che la  Commissione di Vigilanza visionasse in anticipo un format per autorizzarne la messa in onda. Ed è paradossale, a mio avviso, che la richiesta arrivi dalla componente politica che ha fatto della guerra alla  lottizzazione la bandiera del suo programma. Mi spiego: proprio il grillino Roberto Fico che si spende per sottrarre la Rai dalle mani dei partiti, ora pretenderebbe a detta di alcuni media, nel suo ruolo di Presidente della Commissione di Vigilanza, che sia la politica a dettare la linea della tv di Stato". Alla radice della polemica ci sarebbe dunque questa sorta di contraddizione secondo la quale, proprio il M5s che ha indirizzato parte sostanziale della campagna elettorale sul tema della liberazione della Rai dai partiti, abbia sostanzialmente posto l'eventualità di veto politico su un prodotto. Margiotta continua:

Se davvero come riportano alcuni quotidiani si parlasse di chiedere la cassetta per autorizzarne la messa in onda, sarei assolutamente contrario. Tra i poteri della Commissione cui appartengo c’è quello di intervenire ‘con atti di indirizzo’ e non con la censura preventiva. Non possiamo interferire sulla costruzione dei format, quello è un altro mestiere, ma dobbiamo valutarne la qualità, l’utilità, informativa o di intrattenimento,  e il riscontro del pubblico solo ex post, altrimenti torneremo indietro di almeno 50 anni ed è quello che il Movimento 5 Stelle dichiara di combattere. Certo è che se davvero la Rai vuolesensibilizzare il pubblico sul dramma dei profughi, può rifarsi al genere più consono a raccontare con dignità e senza spettacolarizzazioni verità scomode o nascoste: il documentario, la cui scuola ha fatto storia in Italia e continua a raccogliere successi a livello internazionale, penso alla recente vittoria di Rosi a Venezia

Questo il messaggio pubblicato dall'ufficio stampa di Margiotta e non è detto che da questa disquisizione politica non si riesca a capire, prossimamente, anche quale sarà il vero esito di The Mission. Siamo certi che la risposta di Roberto Fico non tarderà a giungere.

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