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The Mission, contro il reality anche Beppe Grillo

Il capo M5s, tramite un post sul suo blog rende chiara la sua posizione contraria alla messa in onda del reality. Conferma Roberto Fico, ritenendolo non idoneo al ruolo di servizio pubblico della Rai. Ma il direttore di rete Leone non pare pensare minimamente a bloccare la messa in onda.
A cura di Andrea Parrella
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Il caso The Mission sembra essere divenuto un leit motiv nella dialettica politica di questa estate infuocata alla vigilia del periodo di vacanze per i rappresentanti politici del paese. Da tre giorni, dopo una polemica sollevata dai gruppi di volontariato contro la spettacolarizzazione del dolore sullo sfondo del reality, è nata una querelle pubblica che fatica ad arginarsi, se non altro perché a gettare benzina sul fuoco sono proprio gli attori politici in campo. Sia Pd che Sel, nella persona di Laura Boldrini che ieri aveva anche fatto sapere d'essere stata lei a proporre il format, ma senza vip, si sono dimostrati contrari rispetto al format che andrà in onda in due puntate a fine novembre e inizio dicembre.

E come se non bastasse la presenza inopportuna del reality su Ra1 sembra essere uno dei pochi argomenti che metta d'accordo la politica orientata a sinistra e il M5s. E' stato proprio Beppe Grillo infatti, quest'oggi, a scrivere un post nel merito sul suo blog, megafono ufficiale del pensiero a cinquestelle. L'ex comico non ha badato a spese nello scagliarsi contro il progetto Rai:

Il servizio pubblico RAI, con la consulenza della specialista in rifugiati che si meraviglia della povertà in Italia Laura Boldrini, ha deciso di “spettacolarizzare” le vicissutidini dei profughi per “colpire l’opinione pubblica” con il reality “Mission” che invierà personaggi come Albano, Michele Cucuzza e Emanuele Filiberto a fare da volontari nei campi in Congo e in Sudan. Questa spettacolare banalizzazione della tragedia è irrispettosa nei confronti delle vittime e inutile perché non informa i cittadini. La RAI per “colpire l’opinione pubblica” mandi dei giornalisti non collusi a fare delle inchieste serie per capire chi ci guadagna dallo sfruttamento dei congolesi e del loro territorio e spiegare ai cittadini italiani come agire evitando ad esempio di comprare i prodotti di determinate aziende. Il mondo si cambia con i cittadini attivi ed informati, non commuovendosi di fronte alla tv.

Rincara la dose Roberto Fico, Presidente della commissione di vigilanza Rai, che ieri aveva mostrato interesse nel visualizzare l'episodio zero del programma, già registrato e aveva fatto sapere che si sarebbe occupato di verificare che i programma rientrasse nei canoni della missione e il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo. Il responso non è stato, in effetti, dei migliori: "Il linguaggio del reality non mi pare certo adeguato a rappresentare una realtà come quella dei campi profughi. Inserire come protagonisti degli pseudo vip mi sembra poi rispondere ad una logica da tv commerciale, non certo da servizio pubblico. Peccato perché è una realtà che certo merita di essere trattata dalla Rai".

Il direttore della rete ammiraglia Giancarlo Leone non si lascia condizionare dalla polemica, o quantomeno non lascia trasparire la possibilità che la messa in onda verrà bloccata. Con un tweet evidenzia una distanza di vedute netta rispetto al mondo politico: "Da qualunque parte lo si veda, il dibattito su #themission è comunque importante e utile.Servirà a fare un programma migliore su @RaiUno"

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