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“I vip del reality Mission prenderanno 700 euro al giorno”, saranno “rimborsi spese”

Il direttore di rete Giancarlo Leone rivela il compenso giornaliero dei vip per il format che li porterà per 15 giorni in un campo profughi: “Una cifra pur modesta che potrà diventare oggetto di beneficenza”. Ma il presidente della Vigilanza non ci sta: “Resta tv del dolore”.
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Proseguono le polemiche sul prossimo "social" format di Rai 1, come è stato chiamato dal direttore di rete Giancarlo Leone, "The Mission". E' un botta e risposta ormai serrato, che va avanti da giorni, quello tra il direttore e il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico. Se il primo rivela che il primo canale della tv di stato è pronto ad aprirsi ad una serie di temi da troppo tempo considerati tabù, il secondo continua ad insistere sulla forma altamente speculativa di una trasmissione che inserisce un personaggio famoso all'interno di un campo profughi. Leone però rivela:

Il primo obiettivo di questo programma, che abbiamo voluto definire di "social tv", è quello di raccontare una realtà durissima, quella cioe’ delle missioni umanitarie sparse nel mondo. ‘The mission’ sara’ composto da due puntate che andranno in onda a dicembre. I personaggi che abbiamo portato e che porteremo nei campi profughi vogliono rappresentare l’occhio dello spettatore. Per quindici giorni queste persone faranno la vita dei volontari in quattro differenti campi profughi aiutandoci a capire cosa sia questa realta’ nobile e dimenticata. Ai cosiddetti vip non e’ richiesta alcuna esibizione, ne’ incoraggiato alcuno sfoggio di vanita’. Abbiamo loro chiesto di immergersi in questa realta’ sconosciuta e farci capire quali siano i problemi che i volontari affrontano tutti i giorni, dalla potabilizzazione delle acque alla fornitura di cibo, dall’assistenza sanitaria all’alfabetizzazione. Le nostre telecamere li seguiranno con intelligenza e discrezione.

La Rai ha firmato un protocollo con la Unhcr e con Intersos, definendo la linea del format che andrà in onda in sole due puntate nel mese di dicembre. La finalità non è quella di fare spettacolo o di indurre alla lacrima facile, come nella peggior tv del dolore, quanto più quella di portare al grande pubblico temi totalmente rimossi dal panorama televisivo italiano. Le star coinvolte, Albano e le sue due figlie Cristel e Romina jr, Paola Barale, Emanuele Filiberto di Savoia, Candida Morvillo e Francesco Pannofino, riceveranno 700 euro al giorno come rimborso spese, "una cifra pur modesta", sottolinea il direttore di rete, che "potranno diventare oggetto di beneficenza".

Dura la replica di Roberto Fico, affidata ad un lungo post su Facebook:

Contro il programma c'è andato già duro anche Beppe Grillo che ha reso noto la sua posizione tempo fa, tramite il suo blog. Il presidente della Vigilanza Roberto Fico vorrebbe visionare la prima puntata del programma prima della sua messa in onda, Leone sull'argomento è stato abbastanza diretto:

La sola idea che un prodotto della Rai possa essere sottoposto a un’attenzione di soggetti esterni, ancorche’ autorevoli, come la commissione di Vigilanza, costituirebbe un precedente sconvolgente nella storia della tivu’. Credo che neanche nel dopoguerra, ai tempi della censura del cinema, si arrivasse a tanto.

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