Testi sulle unioni gay: “Mettiamo in sicurezza le cose normali, prima di quelle diverse”
Nella puntata di ‘Parliamone…Sabato‘ andata in onda sabato 8 ottobre, è stato affrontato il tema delle unioni civili. È stata trasmessa in diretta l'unione di Filippo e Carmine, innamorati da 20 anni. In studio, tra gli ospiti, Vladimir Luxuria e Fabio Testi, che hanno dimostrato di avere una visione molto diversa delle cose. Fabio Testi ha dichiarato:
"Io vengo da una cultura veneta tradizionale. Per me la famiglia è fatta di un uomo, una donna, il sacramento che li unisce e i figli che nascono da questa famiglia. Tutto quello che gira intorno a questo…per carità non sono contrario all'amore. Benissimo tutto quanto ma per me, che sono anche un ex salesiano, non bigotto, devo rispettare l'educazione che ho avuto. Non è che non accetto, l'amore innanzitutto. Ma la famiglia e i figli… Io insisto per dire che son quelli tradizionali".
Vladimir Luxuria, allora, ha sottolineato quella che sembrerebbe un'incoerenza: "Io noto che spesso si è molto critici verso gli altri e molto indulgenti verso se stessi. Adesso non vorrei metterla sul personale, però… Se si parla di famiglia tradizionale e il sacramento bisogna ricordare, per dovere di coerenza, che questo prevederebbe l'indissolubilità del matrimonio. Forse non dovrebbero parlare persone come lei che ha avuto più di un matrimonio e si è risposato a 73 anni con il rito civile. Però io rispetto le sue scelte, come penso che lei dovrebbe rispettare le scelte di due esseri umani che si vogliono bene e vorrebbero sposarsi e sono anche un po' stufi di vedere dei censori che dicono ‘noi siamo etero e possiamo sposarci'. Nessuno deve ritenersi superiore al punto da pensare che ci sono figli di Serie A e di Serie B".
Testi ha spiegato di stare attendendo l'annullamento del matrimonio da dieci anni, perché intende sposarsi in Chiesa e ha iniziato a dibattere sul fatto che la sua compagna, allo stato attuale delle cose, non abbia diritto ad avere la sua pensione, in caso di morte dell'attore. Infine, Paola Perego gli ha chiesto: "Se tuo figlio fosse gay, non vorresti vedere riconosciuti i suoi diritti?". Fabio Testi ha concluso:
"Ma certo, io non sono contro, sono a favore. Però prima di mettere in sicurezza le cose diverse mettiamo in sicurezza le cose normali e poi mettiamo in sicurezza anche le altre. Difendiamo la cultura nostra italiana, cattolica".