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Telecom Italia Media chiude le porte di LA7 a Santoro

La società proprietaria della rete comunica la fine delle trattative, tramite una nota ufficiale, che motiva la scelta per posizioni inconciliabili tra la linea editoriale di LA7 e Michele Santoro.
A cura di Marianna D Onghia
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Santoro ad Annozero

L'aveva detto Santoro "sono ancora a disposizione della Rai" e perchè non credergli? Per i San Tommaso della questione, arriva un'altra conferma, dagli alti piani della Telecom Italia Media, società commerciale proprietaria di LA7, che sembra spezzare definitivamente il sogno degli affezionati di Michele Santoro, di vederlo libero e spavaldo, in un' azienda che non sia la Rai. Una nota ufficiale della società detentrice della rete giustifica la chiusura delle trattative con il giornalista per incompatibilità di posizioni tra editore a autore, insomma neanche LA7 è pronta a sostenere il critico e realistico approfondimento giornalistico di Santoro.

“ Inconciliabili posizioni riguardo alla gestione operativa dei rapporti fra autore ed editore nelle trattative con Michele Santoro ”
Nota della Telecom Italia Media
 Santoro si ritrova così, ancora una volta, a briglie sciolte e senza nessuno che tenti di portarlo nel suo recinto e trovi giovamento delle sue esibizioni: dopo la riuscita operazione di La7 per portare Saviano sulla rete, due personaggi ingombranti sarebbero davvero tanti per il canale, che, a quanto pare, chiude le porte a Santoro perchè in disaccordo con le richieste del giornalista. La temuta azione dei grandi editori televisivi, come Telecom Italia Media, ha fatto il suo corso e le parole di Santoro alla conferenza stampa con la Fiom, prima dell'evento "Tutti in piedi" lasciavano trasparire questa sensazione.

Santoro conferenza FIOM

Subito il gruppo Facebook Annozero pubblica la reazione di Santoro alla chiusura delle trattative con LA7, tra le cui righe il giornalista rileva l'improvvisa apparizione degli stessi ostacoli burocratici o presunti tali che tengono ancora fuori dalla Rai la Gabanelli: tutto sembrava procedere bene nelle trattative e ognuno si era incaricato delle proprie e altrui responsabilità, ma un inceppo agli ingranaggi, con il nome di conflitto d'interessi, ha chiuso le porte di LA7 per l'armata Santoro, che promette di farsi ancora portabandiera del cambiamento italiano.

Insomma, le idee del conduttore di Annozero non trovano terreno fertile dove germogliare in pace e ovunque Michele Santoro vada a sbattere, il muro "editoriale" è sempre pronto a respingerlo, con la speranza che a sostenerlo sia la vera incompatibilità e non manovre delle lobby di cui Santoro parla nell'ultima copertina di Annozero. Il futuro in tv del giornalista non lascia intravedere spiragli, all'orizzonte: potrebbe esserci il ritorno del figliol prodigo in Rai, ora che con la Lei il dialogo sembra essere fattibile oppure Santoro potrebbe propendere per un'attività giornalistica e d'informazione al di fuori di giochi di potere e interessi dei Grandi Editori, così come li chiama lui e continuare con eventi e manifestazioni simili a Tutti in Piedi e a Rai per una notte: fin quando Santoro sarà in circolazione, sarà un estate calda, per tutti!

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