Tanti auguri “Happy Days”, la serie compie quarant’anni
"Sunday, Monday, happy days. Tuesday, Wednesday, happy days. Thursday, Friday, happy days. The weekend comes. My cycle hums. Ready to race to youuuu!". Versi indimenticabili e che hanno fatto la storia di tre generazioni cresciute davanti alla tv, è la sigla di "Happy Days", la popolare sit-com americana che il 15 gennaio 1974 andava in onda per la prima volta negli Usa, sulla Abc. Le avventure della famiglia Cunningham, con Richie, la prima vita artistica di Ron Howard, e il mitico Henry Winkler nei panni di Fonzie e poi Howard Cunningham, interpretato da Tom Bosley, Joanie Louise (Erin Moran, oggi una "senzatetto") e la signora Marion (Marion Ross).
Una serie amatissima in Italia, grazie alla lungimiranza della Rai che riuscì ad accapparrarsi la prima stagione già dal 1977. Un successo enorme che è durato più di dieci anni, replicato con discreti risultati fino alla metà degli anni Novanta, prima di finire in soffitta come tappabuchi mandato in onda su canali impensabili o sui canali tematici dal minor bacino di telespettatori (attualmente è su Fox Retro).
Fonzie, idolo dei metalmeccanici. Quando Henry Winkler entrava in scena nei panni del "bullo" Fonzie, alzando i pollici ed esclamando "Ehiii!", cambiavano i volti dei telespettatori. Un vero e proprio idolo, soprattutto della classe operaia visto che il suo lavoro era il meccanico: nelle cronache è riportato che i metalmeccanici della Fiom, si sentivano orgogliosi di guardare Fonzie in televisione. Mostrava un'America in technicolor che ha contribuito ad instillare il "sogno a stelle e strisce" anche qui, è stata una delle prime serie che ha celebrato gli anni del dopoguerra, guardando appunto a quei "giorni felici" in stile "Grease".