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Storia vera di Chiamami ancora amore, il fatto reale da cui sono nati i protagonisti Enrico e Anna

Chiamami ancora amore è la nuova fiction di Rai1 con Greta Scarano, Simone Liberati e Claudia Pandolfi. La storia di Anna ed Enrico è ispirata a un fatto realmente accaduto. Lo ha svelato l’autore della serie Giacomo Bendotti. Per creare i protagonisti, si è basato su un episodio appartenente alla sua vita privata.
A cura di Daniela Seclì
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Chiamami ancora amore è la nuova fiction in onda su Rai1 da lunedì 3 maggio. La trama racconta la crisi matrimoniale di Anna ed Enrico, interpretati da Greta Scarano e Simone Liberati. Quel sentimento che ha legato i protagonisti per anni, si è trasformato in disprezzo condito da vendette, liti e umiliazioni. Da lì, l'intervento dell'assistente sociale Rosa, interpretata da Claudia Pandolfi, chiamata a decidere chi dei due possa ottenere la custodia del figlio Pietro. Ma quanto c'è di vero nella trama della miniserie in tre puntate? Lo ha svelato Giacomo Bendotti. L'autore della serie ha spiegato che l'ispirazione è nata da una storia vera, o meglio da un frammento della sua vita privata.

Ispirata a un frammento della vita privata dell'autore

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La trama di Chiamami ancora amore è germogliata da un aneddoto legato alla sfera privata di Giacomo Bendotti. Un giorno, mentre era nella cameretta di sua figlia, ebbe la tentazione di installare una telecamera nascosta per accertarsi che la sua compagna fosse in grado di giocare con la bambina. Un pensiero che durò solo un istante e di cui provò subito vergogna:

"‘Dovrei mettere una telecamera nascosta qua dentro‘ pensai un giorno. Qua dentro era la cameretta di mia figlia, che aveva poco più di un anno. Ciò che volevo spiare era il comportamento della mia compagna, sua madre, per capire se sapesse giocare con lei. Fu un pensiero fugace, di cui mi vergognai un attimo dopo averlo formulato, ma era l’evidente frutto della difficoltà che stavamo vivendo, sopraffatti dalla stanchezza, dalla mancanza di sonno, dalle insicurezze di entrambi. Eravamo maldestramente alle prese con una complessità nata insieme a nostra figlia. Le forbici che avevano reciso il cordone ombelicale, non avevano separato la madre e la neonata, che continuarono per mesi a essere un unico corpo. Separavano invece gli amanti. Noi due dovevamo fare spazio, nel mezzo, a una terza persona, che ci avrebbe definito per sempre come genitori e che ci avrebbe costretto a ridisegnare il nostro rapporto".

Come sono nati Anna ed Enrico

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Giacomo Bendotti, dunque, ha spiegato che la fiction di Rai1 Chiamami ancora amore è nata proprio per raccontare quel momento di transizione che ogni coppia affronta quando arriva un figlio, quel nuovo equilibrio che si crea e che a volte rischia di condannare un rapporto al suo epilogo: "un momento di trasformazione e di conflitto. È il punto di convergenza di due storie famigliari, di due diverse educazioni, di due separati bisogni di affermazione e riparazione. È il momento in cui ci ritroviamo inaspettatamente a rimproverare all’altro di essere come suo padre o sua madre. È una prova che ci obbliga a rifondare il patto amoroso o a distruggerlo". Così sono nati Anna ed Enrico: "I nostri protagonisti, hanno deciso di distruggere quel patto. Di più: hanno deciso di distruggersi".

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