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Stefania Petyx aggredita a Palermo, l’inviata di Striscia La Notizia finisce in ospedale

“Poco dopo essere entrati nella struttura siamo stati raggiunti da calci e pugni”, racconta la Petyx, spiegando di essere stata spintonata giù da una rampa di scale da alcuni abusivi di un edificio di Palermo, su quale il tg satirico stava indagando. Telecamera e microfono sono finiti distrutti nella colluttazione.
A cura di Andrea Parrella
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Un momento dell'aggressione degli abusivi ai anni di Stefania Petyx
Un momento dell'aggressione degli abusivi ai anni di Stefania Petyx

Ennesima aggressione ad un inviato di Striscia La Notizia. Questa volta è toccato a Stefania Petyx, che è stata aggredita a Palermo mentre registrava un servizio su un immobile occupato dagli abusivi in via Giuseppe Savagnone. A raccontare l'accaduto è stata proprio l'inviata, come riportato da LaPresse: "Poco dopo essere entrati nella struttura siamo stati raggiunti da calci e pugni […] sono stata spintonata giù dalla tromba delle scale". Un racconto fatto dall'ospedale, dove la Petyx è stata trasportata in ambulanza dopo che gli ambulanti si sono scagliati su microfono e telecamere, nonostante l'intervento delle forze dell'ordine. Le condizioni dell'inviata e della troupe sembrano non destare preoccupazioni e il servizio verrà trasmesso nei prossimi giorni.

In questi ultimi anni sono state frequenti le aggressioni ai danni dei temerari inviati del Tg satirico di Canale 5, che si sono spesso lanciati in operazioni di racconto complesse, talvolta criticate perché definite squisitamente provocatorie.

Tra questi, in particolare, si ricordano le diverse circostanze in cui Vittorio Brumotti aveva rischiato la propria incolumità durante la realizzazione di alcuni servizi. Una, recentemente, proprio a Palermo, quando l'atleta era stato aggredito insieme alla troupe che lo accompagnava nel quartiere Zen 2 di Palermo, nel tentativo di documentare come viene gestito lo spaccio di stupefacenti. Improvvisamente, usciti dall'auto, lui e i suoi collaboratori erano stati accerchiati da un folto gruppo di residenti del quartiere.

Gli inviati di Striscia, rientrati nell'auto blindata per ripararsi dagli aggressori, vedevano il tetto della vettura venire sfondato da un pesante blocco di cemento lanciato da un piano alto di una casa. Poco dopo la portiera veniva perforata da un colpo di arma da fuoco. Brumotti e i suoi collaboratori erano riusciti a mettersi in salvo solo grazie all'intervento della polizia e dei carabinieri.

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