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“Stai zitta”, Raffaele Morelli litiga con Michela Murgia. Boldrini: “Becerume maschilista”

Interviene anche l’ex presidente della Camera Laura Boldrini in merito al litigio tra Michela Murgia e Raffaele Morelli avvenuto nel corso di una trasmissione a Radio Capital. Boldrini ha commentato così l’accaduto attraverso un tweet pubblicato in queste ore, definendo quello di Morelli come un “capolavoro di becerume maschilista”
A cura di Andrea Parrella
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Arriva anche il commento dell'ex presidente della Camera Laura Boldrini sulla vicenda dello scontro tra Raffaele Morelli e Michela Murgia avvenuto a Radio Capital il 24 giugno. Boldrini, che da sempre mette la parità di genere al centro della sua azione politica, ha commentato così l'accaduto attraverso un tweet pubblicato in queste ore, definendo quello di Morelli come un "capolavoro di becerume maschilista":

La posizione di Raffaele Morelli sulle donne

Se una donna esce di casa e gli uomini non le mettono gli occhi addosso deve preoccuparsi perché vuol dire che il suo femminile non è in primo piano, queste le parole pronunciate dal professor Raffaele Morelli nel corso di una diretta radiofonica a Rtl, inerenti il ruolo della donna e alcune sue prerogative, che hanno fatto molto discutere nella serata di ieri, generando un forte dibattito questa mattina nel tam tam inevitabile che si è innescato dopo le pubblicazioni dei maggiori quotidiani. "Può fare l'avvocato o il magistrato – aveva detto Morelli – e ottenere tutto il successo che vuole, ma il femminile in una donna è alla base su cui avviene il processo. Il femminile è il luogo che trasmette il desiderio, se le donne non si sentono a proprio agio con un vestito tornano a casa a cambiarsi, mentre noi uomini siamo più unilaterali. La donna invece è la regina della forma, suscita il desiderio e guai se non fosse così". 

La lite tra Michela Murgia e Raffaele Morelli

Affermazione certamente discutibili che vanno a sollecitare il tema della parità di genere e, come se si desse un calcio a un alveare, non possono smarcarsi da una reazione. Come quella di Michela Murgia, che nel corso di un'altra diretta a Radio Capital, ha chiesto a Morelli, in collegamento telefonico, un commento sulla vicenda. E il tono con cui la scrittrice ha chiesto spiegazioni a Morelli non era certamente preludio di un confronto sereno, così come l'atteggiamento con cui il professore ha risposto. "Il femminile – spiega Morelli – è la radice di una donna, è presente alle basi dell'essere già agli albori. Le bambine giocano con le bambole già agli albori". "I bambini maschi non giocano con le bambole? – chiede Murgia – Forse è così perché non gliele diamo. Con cosa giocano i bambini maschi?"

"Ascolta, sei qui per farmi domande cretine o domande intelligenti?", ribatte Morelli, con Murgia che prontamente risponde: "Io le sto dando del lei e la prego di fare lo stesso. Sta parlando con una persona, non con una bambina". Quindi Morelli tenta di argomentare ancora:

I codici del femminile sono codici primordiali e siccome il femminile è alla base della crescita di ogni donna, se viene soffocato una donna perde la possibilità di realizzare la sua pienezza, la sua identità. Non lo dico io, lo dice la psicanalisi, la base di tutta la psicologia.

A questo punto Michela Murgia interviene nuovamente, interrompendo Morelli che, già alterato nei toni, prova a zittirla: "Sto parlando e non voglio essere interrotto, altrimenti me ne vado". "Se ne vada – chiude Michela Murgia – lei ‘zitta' non me lo dice, le sto facendo delle domande". Il finale del battibecco è facilmente immaginabile, con Morelli che mette giù il telefono.

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