Poliziotti uccisi a Trieste, Chef Rubio: “Agenti impreparati, io non mi sento sicuro”
La sparatoria di Trieste, scenario in cui hanno perso la vita due agenti di polizia nel pomeriggio del 4 ottobre, rischia di diventare un tema di dibattito pubblico molto acceso nei prossimi giorni.
L'impatto mediatico dei fatti avrà certamente l'effetto di influire pesantemente sull'opinione pubblica e dividerla sui fatti accaduti, sulle cause e le responsabilità. A dire la sua, a caldo, Chef Rubio, personaggio pubblico che negli ultimi anni non ha mai lesinato in fatto di durezza e immediatezza del proprio pensiero sui social, pronunciandosi soprattutto su temi di tipo sociale e politico. In questo caso il noto personaggio televisivo punta il dito contro l'addestramento dei due agenti uccisi da uomini in grado di sottrar loro l'arma di ordinanza e sparargli. Questo il messaggio di Chef Rubio:
Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedon nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra
Sparatoria di Trieste, cosa è accaduto
Questi i fatti che hanno cambiato completamente l'agenda della cronaca di venerdì 4 ottobre 2019. Due poliziotti sono stati uccisi nel corso di una sparatoria a Trieste avvenuta nel pomeriggio nella Questura, in via di Tor Bandena 6. Si tratta di Pierluigi Rotta, agente scelto, e Matteo Demenego, agente. A esplodere i colpi è un uomo, presunto responsabile di una rapina avvenuta questa mattina, che avrebbe sfilato la pistola a un agente e iniziato a sparare. Due agenti colpiti sono morti per le lesioni profonde riportate. Il tutto è accaduto intorno alle 17. Per seguire tutti gli aggiornamenti, potete continuare a leggere qui.