Sky aveva i video del terremoto prima della Rai, giornalista: “Sistema elefantiaco”
Michele Anzaldi, deputato del Pd e membro della commissione che vigila sulla televisione di stato, denuncia via Twitter il clamoroso ritardo con il quale la Rai ha trasmesso in video in diretta dalle zone colpite dal terremoto avvenuto ieri sera nel centro Italia. SkyTg24, che non è la rete pubblica, è arrivata sui luoghi del sisma con la stessa velocità e con un gran numero di giornalisti, ma le immagini filmate sul posto sono andate in onda con una lentezza esasperante: circa 40 minuti dopo la tv privata. Mentre Sky trasmetteva in diretta dal posto, la Rai si è dovuta accontentare di mandare in onda gli aggiornamenti sul sisma tenendo l’immagine fissa di una cartina del centro Italia che ha evidenziato solo graficamente le zone colpite. “Terremoto: che succede in RAI. ?? Su Sky da oltre 40 minuti immagini in diretta da località colpite ed in RAI solo cartine fisse dei luoghi!” scrive Anzaldi su Twitter, manifestando immediatamente il proprio sconcerto. Angela Caponnetto, giornalista della televisione pubblica che proprio ieri era impiegata nelle zone del terremoto, risponde: “Chiedete ai nostri mezzi di produzione. Abbiamo gli inviati ma non ci arrivano i mezzi. Stiamo lavorando da ore senza tregua e senza soddisfazioni: sistema elefantiaco!”
Lo “zainetto” di cui parla la Caponnetto è una tecnologia dalle dimensioni ridotte che consente di trasmettere via internet le immagini filmate in tempo reale, e non più attraverso i più complessi collegamenti via satellite.
Il consigliere d’amministrazione: “Di Bella è furioso”
Un consigliere d’amministrazione Rai ha raccontato quanto sarebbe avvenuto ai piani alti di Viale Mazzini in seguito al ritardo della tv di stato in merito alla copertura operata sul terremoto nel centro Italia:
Il direttore di RaiNews24 Di Bella è furibondo. Ieri notte, un giornalista della sede Rai di Ancona, Massimo Veneziani, è stato il primo ad arrivare tra le case crollate. Ma aveva con sé una troupe tradizionale che, in quella situazione, poteva filmare ma non inviare le immagini. Per questo, ha potuto fare solo un collegamento telefonico. Anche noi abbiamo lo zainetto, certo. Ma fisicamente è a Roma oppure a Rimini. Deve partire da lì mentre invece dovrebbe essere in dotazione a tutte le redazioni regionali.
Una soluzione consisterebbe nell’unificare RaiNews24 con TgR, la testata che coordina le edizioni locali dei telegiornali:
La zona del terremoto è al centro di tre nostre sedi regionali: Umbria, Marche e Lazio. Ma le immagini intanto arrivano prima su SkyTg24. Peraltro tutti gli uomini e i mezzi Rai sono stati coordinati dal centro, dalla Direzione Produzione. Ma questo coordinamento ieri notte non si è visto per niente. E' il momento di rilanciare il progetto di unificare RaiNews 24 con la TgR, cioè con la testata dei telegiornali locali. Ieri notte Di Bella – che peraltro era in conduzione – non aveva alcuna possibilità di dirigere le operazioni. Mi risulta che lui abbia già posto queste questioni nella notte ai piani altissimi di Viale Mazzini.
Anzaldi, il primo a sollevare il problema, racconta di aver portato il caso in Parlamento:
Come componente della commissione che vigila sulla tv di Stato, ho presentato un'interrogazione urgente sul caso. Una premessa: RaiNews 24 ha fatto il massimo. Il problema è che non si può andare in guerra senza armi. Non si può fare una corretta informazione senza strumenti di trasmissione efficaci e subito funzionanti. La Rai, in generale, si è smarrita. Tutte le reti avrebbero dovuto ospitare delle edizioni flash dei telegiornali, anche collegandosi con RaiNews 24, per poi riprendere la normale programmazione. Invece niente. Sempre le reti – RaiUno, RaiDue e RaiTre – avrebbero dovuto mandare delle scritte in sovraimpressione con aggiornamenti continui sul sisma. Questa sarebbe stata una buona televisione. E invece niente.