Simpson: sigla di Bansky censurata da Youtube

Da 22 anni i Simpson ci fanno compagnia in maniera sempre divertente e mai banale e scontata. Una delle principali caratteristiche della serie animata più bizzarra della tv è l'idea di avere ogni giorno delle varianti nella sigla di testa.
Questa volta a metterci le mani nella sigla c'ha pensato Bansky e l'effetto non ha tardato ad arrivare.
Ma chi è Bansky? E' il nome del misterioso writer street artist (del quale la vera identità è ancora sconosciuta). La sigla in questione è andata in onda qualche giorno fa in America, e Bansky l'ha subito postata su Youtube. E quasi immediata è stata la censura del video Youtube da parte dello stesso canale on line.
Ma cosa ha spinto Youtube a censurare il video?
La sigla inizia con Bart che scrive, come punizione “I must not write all over the walls” (“Non devo scrivere sui muri”). E' chiaro che Bart in questo caso è Banksy. La sigla rispetta fino a un certo punto il copione che si ripete da 22 anni sempre uguale (cambiano i dettagli, ma non la sequenza). E dopo aver fatto accomodare Homer, Marge e figli sul divano di casa, davanti alla tv, trascina tutti in un altro mondo triste, grigio e di sfruttamento minorile.
Si vede un bimbo intingere in un acido verdognolo immagini della famiglia Simpson, prodotte in serie da decine di disegnatrici. Pupazzetti di Bart vengono imbottiti con pellicce di gatti tritati. Un unicorno in fin di vita viene utilizzato per bucare al centro, con il suo corno, i dvd della serie. Banksy, insomma, provocatorio come sempre, rappresentando una condizione di sfruttamento lavorativo tipico dei paesi orientali, critica in questo modo la scelta della società di produzione, la Fox, di esternalizzare una parte delle sue animazioni in Sud Corea.
Sembra chiaro che anche Matt Groening sia d'accordo con l'idea di fondo di Bansky visto che, la sigla firmata dall'artista inglese è andata regolarmente in onda.
Lazzaro Langellotti