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Simone Barbato, il mimo di Zelig torna da Bisio ad Italia’s Got Talent

Un grande momento di televisione ad Italia’s Got Talent con il ritorno di Simone Barbato da Claudio Bisio, come ai tempi di Zelig. Il giudice rifà il pezzo del mimo con lui e si commuove, ma alla fine l’artista non verrà scelto perché era fuori gara.
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La commozione sul volto di Claudio Bisio e di Vanessa Incontrada, il sincero abbraccio con Simone Barbato, sono state universalmente riconosciuti come il miglior momento della nuova stagione Sky di Italia's Got Talent. Sul finire di puntata quello che fu il mimo delle storiche edizioni di Zelig si presenta nelle vesti di tenore, cantando "Voce ‘e notte". È proprio il caso di dire che questa volta la voce l'ha recuperata, e che voce. Un grande talento, forse tra i migliori della puntata ambientata ad Avellino, che però non verrà scelto perché fuori gara. Voleva infatti essere soltanto una sorpresa e, dopo essersi esibito come tenore, Claudio Bisio non ha resistito alla tentazione di fare una "reunion" e tornare come ai vecchi tempi a fargli da spalla per quello che è il suo pezzo più famoso. Simone Barbato, così, gli dà un foglio con il canovaccio da seguire dove ci sono le migliori figure da mimo. Su tutte, la "bandierina del calcio d'angolo".

È stato un momento molto intenso, Vanessa Incontrada ha iniziato a piangere, proprio lei che con il mondo di Zelig ha chiuso in maniera brusca e dolorosa ed anche Claudio Bisio si è emozionato. La regia ha sapientemente stretto sui suoi occhi lucidi, è stato un finale simbolo che ha rivelato una grande amicizia, quella tra Bisio e Incontrada, e con Simone Barbato un grande affetto tra colleghi. Spesso, chi guarda la lente televisiva dall'esterno, crede che il successo una volta raggiunto possa essere definitivo e infinito, così non è visto che il comico, attore e tenore ha voluto riproporsi e rimettersi in gioco, presentandosi in una nuova veste. Peccato non fosse in gara perché gli sarebbe sicuramente andata bene, resta comunque importante saper esprimere se stessi in ogni forma e il mimo-cantante ieri era ci è riuscito. Ha dimostrato di non giocare in difesa, di non essersi chiuso vivendo sugli allori stimolandosi ad una continua ricerca su se stesso. Applausi per lui e per questo format che, non ci stancheremo mai di dirlo, continua ad emozionare. 

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