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Simone Annicchiarico: “Non lavoro in televisione da 3 anni. La meritocrazia? Mai esistita”

Simone Annicchiarico si è raccontato sulle pagine del settimanale ‘Spy’. Il conduttore ha dichiarato di non lavorare in televisione da tre anni. Secondo lui, ci sarebbero dei motivi ben precisi per i quali è stato messo da parte: “Sono orfano da anni, non ho nessuno che mi spinge, non sono sceso a compromessi, non ho mai preso tessere politiche. Quelli come me sono i primi a saltare”.
A cura di Daniela Seclì
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Simone Annicchiarico si è raccontato sulle pagine di Spy. Sono trascorsi ormai tre anni dalla sua ultima apparizione in tv. Nel 2016, infatti, condusse il programma di Italia1 ‘Fronte del palco', dopo essersi già occupato di altri programmi come ‘La valigia dei sogni' e ‘Italia's got talent'. Il figlio di Walter Chiari e Alida Chelli ha parlato del suo allontanamento dalla televisione.

Le dichiarazioni del figlio di Walter Chiari e Alida Chelli

A giudicare dalle dichiarazioni rilasciate al settimanale ‘Spy', Simone Annicchiarico ha una visione decisamente disillusa di quello che è il panorama televisivo odierno. Ritiene che non ci sia spazio per la meritocrazia e se non si hanno tessere politiche o non si è disposti a scendere a compromessi, si è destinati a essere messi da parte:

“Non ho lavorato negli ultimi tre anni. Perché? Sono orfano da anni, non ho nessuno che mi spinge, non sono sceso a compromessi, non ho mai preso tessere politiche. Quelli come me sono i primi a saltare. La meritocrazia? Mai esistita, dai Sumeri a oggi. […] Nei confronti di chi porta un cognome famoso c’è ostracismo”.

Accetterebbe di tornare in tv solo per un progetto dignitoso

Figlio di due artisti amatissimi in Italia e ancora ricordati con affetto, Simone Annicchiarico vorrebbe poter avere una carriera televisiva altrettanto dignitosa. Al contrario, a suo dire gli farebbero delle proposte di basso livello. A queste condizioni, dunque, non è intenzionato a tornare a vestire i panni del conduttore:

"Sono nato in una famiglia che ha sempre lavorato nello spettacolo. È come se fossi nato in una famiglia di cuochi bravi, che lavorano nei ristoranti stellati, poi sono arrivato io e mi hanno chiesto di fare i panini con l'hamburger nei fast food. Ecco, questo è quel che vivo io. La televisione si è appiattita così tanto, che ormai l'80% delle cose che mi vengono proposte sono dei prodotti di basso livello. Non perché io sia snob, ma siccome non ho la brama di esserci a tutti i costi, vorrei fare soltanto qualcosa di dignitoso. […] Tornerei soltanto con qualcosa di bello, come era ‘La valigia dei sogni', o come era lo stesso ‘Italia's Got Talent".

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