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Simona Ventura sta con Paola Perego: “Non voglio girarmi dall’altra parte”

La conduttrice appoggia Paola Perego, il cui programma “Parliamone Sabato” è stato prematuramente chiuso dalla Rai dopo l’oramai nota discussione in studio sui motivi per preferire una donna dell’est.
A cura di Andrea Parrella
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Risale oramai a quasi dieci giorni fa la polemica relativa al discusso momento televisivo dedicato ai motivi per preferire una donna dell'est. Il putiferio scatenato ha portato alla chiusura del programma Parliamo Sabatocondotto da Paola Perego, oltre ad un botta e risposta tra i vertici dell'azienda e Lucio Presta, potentissimo agente televisivo, oltre che marito della conduttrice. Negli ultimi giorni diversi personaggi del mondo dello spettacolo hanno mostrato solidarietà nei confronti di Paola Perego, che in un'intervista a Le Iene si è definita una specie di capro espiatorio sfruttato dalla Rai per colpire altre persone, rivendicando lo spirito ironico con il quale si intendeva affrontare quel momento di televisione. L'ha sostenuta Paolo Bonolis, con parole dure nei confronti della Rai (ma forse condizionate dal fatto che l'agente di Bonolis sia proprio Lucio Presta) e adesso si aggiunge anche Simona Ventura. Un messaggio chiaro e senza equivoci, in sostegno a una collega donna:

In un mondo sempre più competitivo, quando una di noi viene colpita o cade in disgrazia, difficilmente prendiamo posizione… Ci giustifichiamo  asserendo che non esista solidarietà tra donne o che non si faccia mai ‘sistema’. E’ la pura verità, peraltro. Ho pensato tanto a quello che è successo e, al di là della retorica o delle ragioni (vere o presunte) dietro le quali ci nascondiamo o vendichiamo dei torti subiti, non ho voglia di girarmi dall’altra parte. Ecco perché ti appoggio @PeregoPaola #iostoconpaolaperego.

Una Paola Perego in lacrime ha parlato di quanto accaduto a Parliamone Sabato, con mezz'ora di tv dedicata ad un surreale talk basato sui pregi delle donne dell'est, pieno zeppo di stereotipi e luoghi comuni. La conduttrice si è difesa accusando la Rai di imparzialità rispetto ad altre situazioni di questo tipo e sottolineando come tutti i contenuti in onda passino prima attraverso un controllo degli organi preposti in azienda:

Loro si sono dissociati da una cosa che avevano approvato e adesso fanno la figura di quelli che stanno salvando l'Italia da questo “mostro” che è sessista, che porta in televisione queste cose.  Io l’ho rivisto tre volte quel pezzo: io ho difeso le donne come faccio sempre

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