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Simona Tabasco e Lia Greco protagoniste di Luna Park: “Speriamo ci sia una seconda stagione”

È arrivata su Netflix una nuova serie tutta italiana, si tratta di “Luna Park”, prodotta da Fandango e con protagoniste Simona Tabasco e Lia Greco. Proprio le due giovani e talentuose attrici hanno raccontato a Fanpage.it le varie sfaccettature di questa serie, raccontandoci come sono diventate Nora e Rosa, sperando nella conferma di una seconda stagione.
A cura di Ilaria Costabile
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Tra le nuove uscite su Netflix, arrivata in piattaforma il 30 settembre, c'è "Luna Park", la serie prodotta da Fandango e con protagoniste Simona Tabasco e Lia Greco. La serie, ambientata in una misteriosa ma allo stesso tempo patinata Roma degli Anni Sessanta, si apre su più scenari, il racconto si dirama in più direzioni appassionando chi segue con coinvolgimento i sei episodi che la compongono. Delle varie sfaccettature di questo nuovo progetto streaming tutto italiano e della ricchezza dei suoi personaggi ne abbiamo parlato proprio con le due protagoniste. Entrambe giovanissime, ma con due carriere avviate la prima nel mondo della televisione, dove infatti la rivedremo, la seconda nel mondo del teatro, hanno spiegato ai lettori di Fanpage.it cosa rende davvero interessante nel panorama molteplice delle serie tv, una storia come quella di Lia e Rosa raccontata dalla sceneggiatrice Isabella Aguilar.

Rosa è il personaggio a cui è affidato l’inizio della storia, una ragazza dell’alta borghesia che però cerca sempre di superare i limiti imposti dalla sua classe sociale.

Lia G: Esattamente hai colto l’aspetto più interessante di questo personaggio: lei sia una ragazza dell’altissima borghesia, alta forse è dire poco, che vive nello sfarzo, nel lusso, con tutte le sue comodità, con tutte le ipocrisie legate a quel mondo, alla sua famiglia, però è come se fosse un pesce fuori dall’acqua, non è veramente a suo agio in quell’ambiente, infatti cerca costantemente di scardinare una serie di pregiudizi che hanno i genitori verso mondi esterni. Anche su di sé, cerca di scoprirsi, di andare oltre quello che le è stato detto che è giusto, adatto per una della sua estrazione sociale, è stato sicuramente uno degli aspetti più interessanti di questo personaggio, per studiarlo, approfondirlo, dargli anche una profondità, perché si ci soffermassimo solo sulla bellezza di quel mondo, diventerebbe un po’ piatto.

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Nora è più intraprendente e sicura di sé, ma quando scopre che c’è un vuoto nella sua vita, si mostra fragile, non vuole crederci, mentre Rosa già ne è consapevole.

Simona T: È proprio questo il punto, si scoprono gemelle sotto tanti punti di vista, il problema è che Rosa lo sa da sempre cosa le manca, mentre Nora è come se si facesse una bellissima doccia fredda, perché non era al corrente di niente. Ha paura di perdere tutto quello che l’ha resa felice fino alla scoperta di quello che poi scoprirà: il padre, la nonna, tutto quello che l’ha resa Nora, che arricchisce il suo percorso di crescita. Scoprirà, poi, che anche la volontà di andare in contro a questo segreto sarà fondamentale, anche per quanto riguarda il suo rapporto con Simone, immagino che Nora non avesse mai pensato di relazionarsi con un ragazzo che facesse parte di un altro mondo.

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Interessante è l’elemento noir della serie, l’omicidio unisce in qualche modo tutti i personaggi. Che ruolo ha questo evento nella storia?

Lia G: Sicuramente questo evento rende ancora più chiare ed evidenti le ipocrisie di quel periodo, quei non detti, quei segreti appunto, che sono propri di ogni personaggio. Quindi è qualcosa che serve anche ai protagonisti per superare quell’ingenuità, quella forma di illusione e di sogno in cui vivono, è qualcosa che li sveglia e li fa scontrare con la realtà che è molto più cruda, più brutale di quella che loro stessi si raccontano.

Per come si conclude la serie e per i vari interrogativi lasciati in sospeso, ci si aspetta una seconda stagione. Ci sarà?

Lia G: Così sembra, però non si può sapere ancora, è troppo presto. Sicuramente penso che nella testa della sceneggiatrice ci sia, ma non sappiamo ancora se si farà.

Simona T: Ce lo auguriamo tutti

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Qual è il punto di forza di una serie come Luna Park, cosa la differenzia dalla altre che siamo abituati a vedere?

Lia G: Credo che sia una serie che non ha un genere specifico, spazia su più generi. Anche dal punto di vista generazionale può interessare più fasce d’età. Perché al di là degli Anni Sessanta, che possono interessare sia chi non li ha mai vissuti, sia chi vorrebbe invece ricordare la sua giovinezza, anche dal punto di vista delle tematiche può interessare sia i più giovani che gli adulti.

Lia si tratta del tuo secondo progetto su Netflix dopo Luna Nera, come hai affrontato il ruolo da protagonista?

Lia G: In realtà è il primo perché in Luna Nera io avevo veramente una posa, una comparsa, quindi non lo conto come un progetto a cui ho partecipato in realtà. È stato un bel colpo. Spaventa all’inizio, è il mio primo lavoro veramente importante, quindi c’è un senso di paura, di essere inadeguati. Ma poi appena ho iniziato a lavorare in questo progetto, grazie anche alle persone che ci partecipano e alla modalità con cui si è svolto, sono sempre stata molto serena per le modalità in cui si è svolto il tutto, può piacere o non piacere, ma ho affrontato le difficoltà in maniera tranquilla, mi sentivo pronta per gestirle.

Cosa ti è sembrato più difficile nell’approcciare al personaggio di Nora?

Simona T: Ero preoccupata per quanto riguarda l’inizio di tutto il lavoro, perché io sono arrivata dopo, o meglio, ho fatto due provini e dopo due settimane mi sono ritrovata sul set. Ero spaventata all’idea di non poter affrontare al meglio un personaggio ricco di sfaccettature, complesso e bello. Perché Nora è veramente un personaggio ricco, questa è stata la mia difficoltà.

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Progetti futuri? Dove vi rivedremo?

Lia G. Ce ne sono alcuni ma non ne posso ancora parlare, c’è uno spettacolo a teatro che andrà in scena dal 5 al 17 ottobre, per il resto ancora è un po’ top secret.

Simona T: Io sto lavorando ad un videogioco, ho fatto la scansione fotogrammetrica del mio volto, ci saranno poi delle scene da girare. Sì, mi rivedrete in Doc2 attualmente infatti sono sul set.

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