Signorini nella bufera per frase su aborto: il silenzio di Alfonso e le reazioni da Ferilli a Guenzi
Alfonso Signorini questa mattina è il protagonista del mondo Twitter, il suo nome è il trend al primo posto in Italia. Tutto a causa di una frase che, come facilmente immaginabile, lo ha messo al centro di una dura polemica. Ieri sera il conduttore è andato in onda con il suo Grande Fratello VIP e tra discussioni, risate e sorprese per i concorrenti, ha aggiunto alla serata un finale inaspettato. "Siamo contrari all’aborto, in ogni sua forma" è la frase pronunciata durante la diretta che ha scatenato un vero e proprio polverone in rete. Tutto è nato da uno scherzo architettato per Giucas Casella al quale hanno fatto credere che la sua cagnolina fosse incinta. Il concorrente del reality si è subito agitato, rifiutando ogni possibilità di accogliere una cucciolata in casa e toccando per questo motivo il tema dell'aborto. A quel punto Signorini ha espresso il suo dissenso verso l'interruzione della gravidanza, parlando al plurale, usando un ‘Noi' indefinito, che ha fatto indignare il web.
La reazione di Alfonso Signorini alla bufera sul web
L'esternazione di una frase così delicata e pesante nel finale del Grande Fratello VIP ha generato critiche e indignazione sul web. Migliaia di utenti social, tra cui anche diversi personaggi noti nel mondo dello spettacolo e del cinema, questa mattina si sono scagliati contro il conduttore, criticando duramente la frase pronunciata. Il patron del GF Vip, trovandosi al centro di un polverone sul web, ha deciso di mettere un lucchetto ai suoi profili. Su Twitter ora il suo account è privato mentre su Instagram ha disattivato i commenti.
La rivolta sul web
L'uscita di Alfonso Signorini ha provocato una bufera sui social. Utenti del web, compresi personaggi famosi nel mondo dello spettacolo e del cinema, hanno detto la loro riguardo l'accaduto, per molti estremamente grave. La prima a scatenare la sua ira è stata Selvaggia Lucarelli che attraverso Instagram ha commentato l'accaduto:
Caro Alfonso Signorini, non so a nome di chi credi di parlare, ma NOI abbiamo votato a favore dell’aborto con un referendum che ha la mia etá, quindi fammi questo favore: parla per te e per il tuo corpo, visto che non rappresenti nè il paese nè il corpo delle donne. E già che ci siamo: anziché a Giucas Casella, nel silenzio generale delle donne in studio, queste frasi valle a dire a chi è costretto all’aborto terapeutico, alle vittime di stupri etnici, alle donne che scelgono in piena libertà e a chiunque abbia una storia un po’ più complessa da raccontarti che “Bettarini ha bestemmiato al grande fratello, espulso!”. Il moralismo ortodosso urlato al megafono del reality dal conduttore omosessuale pro life, ci mancava solo questo
A seguire, anche la celebre attrice Sabrina Ferilli ha scelto di non rimanere in silenzio e come commento ad un post di Trash Italiano che ha affrontato il tema su Instagram, ha scritto: "Un passo avanti due indietro. Bah". Nilufar Addati, ex tronista di Uomini e Donne, ha aggiunto allo stesso post: "Con tutte le donne costrette ad uscire dalla propria regione o a girare in lungo e in largo per trovare un medico o peggio ancora un ospedale non obiettore di coscienza che possa garantire un loro DIRITTO trovo aberrante che venga pronunciata una frase del genere in televisione".
Lodo Guenzi, frontman del gruppo Lo Stato Sociale, con un post su Instagram ha commentato l'accaduto, dedicando una ‘lettera' ad una ragazza:
Ciao ragazza che non conosco. Non so niente di te, e non credo sia io a dovertelo dire, ma la tua vita e il tuo corpo sono tuoi. Ieri un signore in tv ha detto che loro, chissà loro chi, sono contro ogni forma di interruzione di gravidanza. Mi ero promesso di non scrivere più di certa televisione perché, come dice il proverbio, a discutere con gli stupidi alla fine hanno sempre ragione loro. Ma stavolta devo dirtelo, se per caso sei in un angolo che incrocia la mia piccola bolla alternative chic e le milionate di paese reale del grande fratello. Tu hai diritto di disporre del tuo corpo, hai diritto di non rovinare la vita tua o di chi verrà per una leggerezza, per un istante in cui sei stata troppo giovane, hai diritto di non pagare tu per la violenza che ti ha inferto qualcun altro, hai il diritto di scegliere, di vivere, di essere tua. Per questo diritto hanno lottato tante ragazze come te che non l’avevano, come non avevano quello di votare, di lasciarsi quando un matrimonio non funziona, di non essere uccise per gelosia senza essere difese dalla legge. Senza questi diritti, oggi più in pericolo di una decina di anni fa, sei sola. Tienili stretti e non ascoltare chi dice cose che non hanno alcun senso
Carlotta Vagnoli distrugge Alfonso Signorini e Mediaset
Autrice e scrittrice, Carlotta Vagnoli ha un modo di comunicare che non passa di certo inosservato. Incisivo e senza filtri, lo ha messo in risalto nelle ultime ore, dicendo la sua sul caso Signorini e trovando l'approvazione di migliaia di utenti.
Signorini è contrario ad un diritto inalienabile conquistato con enormi sacrifici, donne uccise, battaglie infinite. Contrario ad un diritto che ancora non è scontato come dovrebbe essere perchè il corpo femminile è divisivo, di proprietà, da controllare. Un soggetto di cui parlare e poter sparlare, perfino di ciò che gli spetta per legge. Essere contrari all'aborto vuol dire essere conniventi con le pratiche clandestine, le mammane, le intossicazioni da farmaci, le morti sui tavoli operatori o peggio, sui tavoli delle cucine di chi pratica l'interruzione a casa propria, con ferri da calza e grucce.
Carlotta ha proseguito tirando in ballo la carriera del conduttore, spiegando "Un essere umano che ha fondato tutta la sua carriera sul gossip sarebbe capace di dire qualsiasi cosa per fare audience e clamore". La critica della Vagnoli va anche a Mediaset che ha permesso di lanciare al pubblico, in prima serata, durante un format trasversale e visto da milioni di persone, un messaggio come quello.
Alfonso Signorini, cattolico misogino e razzista che lucra sulle vite degli altri, è l'ennesimo esempio di un impero televisivo che sui corpi delle minoranze fa milioni da trent'anni. Mi chiedo quando arriveranno controlli e sanzioni, quando i programmi si responsabilizzeranno, quando cambieranno quelle facce di bronzo che sorridono dalle televisioni mentre ci dicono che no, non possiamo abortire, non possiamo alzare la voce, le parole che ci ghettizzano non sono offensive, e no, le bestemmie, quelle lì, quelle davvero non si possono dire