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Grande Fratello Vip 2021/2022

“Siamo contrari all’aborto in ogni sua forma”, dice Alfonso Signorini al GF Vip

Alfonso Signorini senza mezzi termini al Grande Fratello Vip, dove risponde a Giucas Casella e a un’allusione all’aborto della sua cagna in modo perentorio. La polemica è garantita.
A cura di Andrea Parrella
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"Siamo contrari all’aborto in ogni sua forma”, dice Alfonso Signorini nella parte finale della puntata del 15 novembre del Grande Fratello Vip. Una frase che rischia di perseguitarlo per le prossime settimane. Parole che sono finite immediatamente al centro di un turbinio di commenti di condanna sui social, pronti a puntare il dito contro la presa di posizione del conduttore – peraltro estesa a tutto il programma – o per meglio dire la sua morale ondivaga, con un'alternanza di posizioni che oscillano pericolosamente dal progressismo al conservatorismo spinto.

Cosa ha detto Alfonso Signorini sull'aborto

In questo caso è bastata una frase di Giucas Casella a scatenare l'uscita, indiscutibilmente pesante, del conduttore del programma. Nel solco della scherzo al concorrente che va avanti da settimane, ovvero l'accoppiamento del suo cane femmina con un altro di grossa taglia, Signorini ha stuzzicato il Giucas sulla possibilità di una cucciolata in arrivo. Casella si è rifiutato di accogliere l'idea pacificamente e ha incluso, nel novero delle ipotesi, proprio la possibilità che la cagnolina, a quanto pare incinta, possa appunto abortire. In risposta a questo è arrivata la precisazione di Signorini che ha incendiato il dibattito: "Siamo contrari all'aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani non ci interessa". 

Il politicamente corretto e le polemiche precedenti

Una polemica che fa il paio con altre affermazioni controverse pronunciate dal presentatore del Grande Fratello Vip in questa edizione del reality, a cominciare da quella che è stata un po' il manifesto di apertura di questa edizione, relativa all'atteggiamento che la produzione avrebbe adottato rispetto alle punizioni per le frasi e i comportamenti scorretti assunti dai concorrenti in casa. Opponendosi a una presunta dittatura del politicamente corretto, Signorini aveva precisato che ciò che avrebbe contato per una punizione in relazione ad un'offesa non sarebbe stato il contenuto, ma l'intenzione. Un metro di giudizio alquanto discutibile, soprattutto per la difficoltà di applicazione e il rischio di doppi standard a seconda delle circostanze. Sarà curioso capire se nei prossimi giorni Signorini farà marcia indietro rispetto alle sue parole sull'aborto, o resterà fermo sulle sue posizioni.

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