Servizio Pubblico smuoverà gli ascolti di La7?
Servizio Pubblico, versione 2.0 è arrivato dopo tanto clamore. E' una rielaborazione di ciò che si è già visto l'anno scorso, versione deluxe: qualche lustrino aggiunto, luci e scenografia più cordiali e accoglienti, qualità video e inquadrature meglio lavorate, uno studio, in generale, meno scarno. La7 qualcosa doveva metterci e, siccome sui contenuti si è dispensata dal mettere bocca, ci ha messo giustamente le risorse tecniche. La sostanza, per il resto, è stata pari al già visto dello scorso anno e probabilmente nessuno s'attendeva un'inversione di tendenza.
Fini, Renzi e Della Valle – Come già annunciato nella conferenza stampa di presentazione, avvenuta due giorni fa, gli ospiti della prima serata chiamati a sostenere la dinamica dei poli opposti sono stati Gianfranco Fini e Matteo Renzi, ambedue, in modo diverso, già scesi in campagna elettorale. Ma per la verità, in termini di performance, il più significativo degli ospiti è stato quel terzo incomodo di Diego Della Valle, oramai habitué dei vernissage di stagione di Servizio Pubblico. Il peso mediatico che è riuscito a conquistarsi nell'ultimo anno gli dà credito di potersi esprimere con decisione ed autorevolezza, tanto da poterlo ritenere una figura che avrà considerevole peso crescente nell'orientamento dell'opinione pubblica. Tra le tante cose, ritornando sulle sue divergenze con Marchionne e raffrontando la Fiat alla Volkswagen, l'imprenditore italiano ha detto:
Lì ci sono ingegneri che producono macchine di qualità, qui abbiamo un Mago Otelma delle quattro ruote che fa una dichiarazione al giorno, non fa una macchina neanche se gli spari e gli operai ci vanno di mezzo.
Il decreto anticorruzione e i troppi indagati parlamentari– Si è principalmente trattato il tema dell'inadeguata rappresentanza parlamentare che questo paese si ritrova, concentrandosi sull'animo fallace del ddl anti-corruzione, studiata dal governo Monti. Tuttavia, sul finale di puntata è andata in onda una bella intervista a colei che è divenuta celebre col nome di Ruby, estremamente interessante e consigliabile perché ci dice qualcosa di un personaggio nascosto sino ad oggi dietro ad un soprannome ed una nomea. In attesa dei dati d'ascolto, si può dire che l'arrivo di Santoro è stato indubbiamente accolto con il massimo favore dai principali colleghi di La7 dell'anchorman salernitano. Enrico Mentana gli ha dedicato una parentesi del suo tg serale, collegandosi direttamente in studio, mentre Gad Lerner ha espresso il suo favore su Twitter commentando così:
Lo possiamo già dire a trasmissione ancora in corso: Michele Santoro è stato un grande acquisto per La7 — Gad Lerner (@gadlernertweet) Ottobre 25, 2012
Il liquid feedback – In maniera ancora più propulsiva della scorsa stagione, si è cercata l'interazione col pubblico da casa tramite il web, oramai un must di qualunque prodotto televisivo che voglia abbracciare una fascia di pubblico sostanziosa. Da questo presupposto è nata l'idea del Leader e della piattaforma luquid, affidata a Giulia Innocenzi, ovvero una gara di preferenze (che è sostanzialmente un televoto, specie per la presenza degli sms) attraverso il quale da casa si possa scegliere la guida che in Italia, al momento non c'è. Proprio dal web e proprio su questo esperimento, sono giunte le maggiori ironie, approvazioni o disappunto di chi stesse seguendo le dirette su Twitter, Facebook e derivati. Riuscirà Santoro a dare agli ascolti di La7 la sferzata decisiva di cui necessitano?