Servizio Pubblico di Santoro vuole licenziare la Casta [VIDEO]
E' finalmente arrivato il giorno del ritorno in tv di Michele Santoro che il 3 novembre 2011, su una piattaforma multimediale davvero impressionante, è andato in onda con la prima puntata di Servizio Pubblico, il suo nuovo talk show in cui vuole affermare il diritto di fornire un'informazione libera, senza censure e senza dover per forza parteggiare per qualcuno. La puntata di ieri sera ha voluto evidenziare i benefici della casta e ha sottolineato la necessità di tagliare i privilegi di questo gruppo di eletti fino a chiederne il licenziamento, dovuto ad una pessima condotta di governo non finalizzata al benessere del popolo ma solo concentrata a preservare i propri poteri e interessi.
In una puntata stracolma di ospiti e argomenti forse Michele Santoro ha voluto strafare parlando della crisi di governo e dell'economia con Della Valle e De Magistris che hanno dato la loro interpretazione della compravendita degli onorevoli, della vicenda del Bunga Bunga di Berlusconi e di tutte le maggiori questioni di Stato del momento.
L‘argomento della casta e dei suoi costi è stato introdotto da Marco Travaglio che ha sottolineato come la Casta abbia dei super poteri non ottenibili dagli altri cittadini: diritti per le coppie di fatto, le pensioni iper-baby, i menu scontatissimi della buvette, i rimborsi spesa, il numero di assistenti e così via, facendoci capire che i politici italiani sono davvero una classe fortunatissima e ricchissima a fronte di un'Italia che invece sta facendo i conti con un perdiodo nero per la sua economia.
L'intervista di Lavitola a Servizio Pubblico
Nella lunga diretta di Servizio Pubblico, tra intervista a Stella e Rizzo e un occhio ai dati di ascolto live su chi sta seguendo il programma in streaming, è arrivata anche l'intervista a Lavitola che guarda il servizio mandato in onda sui traffici di Tarantini, mentre Lavitola resta in collegamento giusto per correggere eventuali inesattezze. L'uomo ha commentato la vicenda dicendo:
Continua a dire che Berlusconi pagava circa 20.000 euro al mese a Tarantini: Berlusconi ci teneva così tanto a questa famiglia perché l’ha conosciuta in una situazione di grande benessere, ma quando gli ho detto che versavano in condizioni d’indigenza mi ha chiesto di fare qualcosa, dandomi come limite non più di 10.000 euro al mese, ma io, generoso, gliene ho dati di più.
Lavitola ha cercato di difendere Berlusconi dandogli il ruolo di un uomo ingenuo e generoso e ha spiegato il giro di soldi facendo uno schema su una lavagna e così ha ricordato la spiegazione di Tremonti da Vespa. Infine Lavitola ha concluso dicendo:
Finché resisto resto latitante, ma non ce la faccio più a stare qui, mi sto decidendo a tornare, mi faccio due mesi in carcere, poi capiscono che sono innocente, ma nel frattempo vado a gambe all’aria.
La puntata si è chiusa con il caldo racconto di Chiara, una giovane ragazza che, sognando di far parte del mondo dello spettacolo, ha partecipato alle feste a base di Bunga Bunga nella villa di Arcore del Presidente del Consiglio Berlusconi. Tra verità e qualche libertà narrativa, la ragazza ha ribadito cose già note su quei festini. Ma francamente non capiamo la necessità di questo intervento in una puntata del genere.
Insomma Servizio Pubblico è arrivato e ha creato scompiglio: la sensazione di tutti è che si poteva osare molto di più e poi, la mancanza in studio di politici del centro destra ha privato il dibattito di una controparte necessaria per far avvenire un dibattito, se no si rischia di fare monologhi propagandistici. E speriamo che non sia questo l'intento di Michele Santoro.