Servizio pubblico dà voce ai Forconi e Castelli lascia lo studio [VIDEO]
L’undicesima puntata di Servizio Pubblico del 26 gennaio 2012 ha avuto come titolo “La rivolta dei forconi”. Michele Santoro ha continuato ad interessarsi di questa protesta che, partita dalla Sicilia il 13 gennaio scorso, si è diffusa in tutta Italia e proprio oggi, 27 gennaio, si toccherà l’apice della rivolta con un blocco quasi totale dell’Italia, da Nord a Sud. Ormai tutti siamo stati toccati dalle proteste del Movimento dei Forconi: le conseguenze delle loro agitazioni hanno portato alla mancanza di carburante nelle stazioni di servizio, al blocco dei rifornimenti anche di generi alimentari e quindi tutti i cittadini della nostra penisola hanno gli occhi puntati su questa vicenda che ha creato un forte e condiviso urlo di malcontento che non potrà non essere ascoltato nei palazzi del potere.
Santoro ha invitato in studio Enrico Letta (PD), l’ex Ministro Roberto Castelli (Lega Nord) e Maurizio Zamparini fondatore del Movimento per la gente. In collegamento questa settimana da Siliqua in Sardegna, Sandro Ruotolo ha intervistato gli operai che, in queste ore, stanno protestando e appoggiando i movimenti di rivolta partiti dalla Sicilia. Felice Floris ha sottolineato come il termine “forconi” sia nato proprio lì mesi fa e in più ha aggiunto:
Andare a lavorare la mattina e non portare altro se non debiti, questo ci accomuna tutti. Monti ha combinato un gran casino: invece che una finanziaria per lo sviluppo ha creato una finanziaria che colpisce i consumi, quindi colpisce noi tutti. Noi in Sardegna, in Sicilia, in tutta Italia parleremo lo stesso linguaggio e sarà la risposta secca a chi invece che pensare a creare sviluppo si occupa solo di proteggere gli interessi delle imprese finanziarie.
La disperazione di un operaio sardo contro il leghista Castelli
In studio c’è stato molto fermento in quanto i leader dei movimenti popolari hanno attaccato i politici presenti per la mancanza di interesse alle loro vicende e vittima degli attacchi è stato soprattutto il Senatore Roberto Castelli: l’ex ministro ha accusato la Sicilia di essere la regione più sprecona e quindi ha invitato a non lamentarsi troppo. L'atteggiamento un pò troppo duro del politico ha infastidito anche gli operai sardi e in particolare un cassintegrato si è rivolto a lui dicendo: “Tu Castelli non mi devi rompere i c…..”. La reazione del leghista è stata quella di lasciare lo studio all'istante. Di certo la teoria dell’operaio non è sbagliata, l’economia si rilancia con il lavoro e senza di esso è difficile fare passi in avanti, però forse i toni sono stati troppo accesi per la continuazione di una discussione tranquilla.
Santoro ha preso le distanze dalle affermazioni dell’operaio e si è scusato con Castelli, ma poi ha mandato in onda un filmato sulla manifestazione della Lega contro Monti, in cui il leader Bossi ha dichiarato “Monti fuori dai coglioni!” e quindi ha invitato la Lega a tollerare il termine usato dal lavoratore sardo disperato visto che è stato usato anche dal capo del partito nei confronti del presidente del Consiglio.
La puntata corale di Servizio pubblico ha dato voce alla piazza e ai palazzi del potere: la sensazione è quella che non si arrivi a grandi risultati di negoziazione. L’arena politica in tv è servita a far conoscere le diverse posizioni dei protagonisti di questa vicenda ma le soluzioni andranno cercate altrove e in tempi brevi.