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“Sei una persona malata”: la rabbia di Fabrizio Corona dopo le parole di Luca Telese a Non è L’Arena

Puntata calda, anzi caldissima, di Non è L’Arena in presenza di Fabrizio Corona. Rissa con Luca Telese: “Può giusto scrivere per TPI, il giornale dei figli dei ricchi che non dà una notizia da anni”. Massimo Giletti li stoppa: “Fabrizio è l’ennesima dimostrazione che non puoi stare qua, devi portare con serenità il dibattito”.
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"Fabrizio Corona è una persona malata, non è in sé e lo dice lui stesso". Parola di Luca Telese in una puntata calda, anzi caldissima, di Non è L'Arena. Massimo Giletti introduce il blocco con Fabrizio Corona, lo lascia parlare e spiegare la sua storia, la vicenda processuale ai limiti del paradosso, i 14 anni di condanna e un non così assurdo parallelismo con la vicenda di Mimmo Lucano, "se guardiamo al concetto di entità della pena", spiega Corona. Poi, però, la temperatura si alza proprio con gli interventi del giornalista di TPI, stuzzicato dallo stesso Corona: "Può giusto scrivere per TPI, il giornale dei figli dei ricchi che non dà una notizia da anni". E Massimo Giletti lo stoppa: "Questa è la dimostrazione che non puoi stare qua". 

Il racconto della serata

"La legge è uguale per tutti? La legge, in realtà, è una maglia che viene tirata e adattata dalle mani del giudice". Massimo Giletti apre così il blocco di puntata dedicato a Fabrizio Corona per spiegare quello che è il tema della serata: "Questa sera parliamo di due sentenze e due persone che sono molto diverse: Fabrizio Corona e Mimmo Lucano". Il parallelismo è legato alla sentenza "spropositata". Fabrizio Corona, presente grazie a un'autorizzazione del magistrato, spiega:

Alla luce di tutto quello che è successo, cerco di parlare da persona che ha vissuto dentro e fuori le carceri, che ha vissuto le sentenze. Sicuramente, abbiamo qualche problema con la giustizia italiana. Lo vediamo nelle varie sentenze con pene spropositate. La gente può dire quello che vuole, ma io ho una storia giudiziaria che a parte il personaggio, viene da chiedere vendetta a Dio. Mimmo Lucano? Non è stato giudicato come personaggio. È stato difeso da tutto l'establishment. Quando ho preso 14 anni di galera, tutti dicevano che io ero un criminale. Lucano ha preso 14 anni, tutti lo difendono. Si possono fare parallelismi sul concetto di entità della pena, non tra me e Lucano.

L'attacco a Luca Telese

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Luca Telese, in qualità di contraddittorio e alla presenza anche di Alfonso Sabella, attacca: "Non mi sembra il caso di paragonarsi a Mimmo Lucano, parlare di trattamenti di favore a uno che da sette anni, alla fine gliene hanno date quattordici". Corona: "Non conosci la legge". E la replica: "E allora, solo Corona non conosce la legge. Io sto dicendo che Corona dovrebbe preoccuparsi di sé e non degli altri". Telese: "Fabrizio non è in sé e lo dice lui stesso. Chiede che gli sia applicato un trattamento riservato a una persona con una patologia, a una persona malata". Da quel momento, l'affondo di Corona su Telese: "Odio questi giornalisti politicamente corretti. Può giusto scrivere per TPI, il giornale dei figli dei ricchi che non dà una notizia da anni". 

La replica di Massimo Giletti

Giletti: "È l'ennesima dimostrazione che non puoi stare qua, rispondigli nel merito. Fabrizio, se uno ti invita devi dimostrare di portare avanti con serenità il dibattito". Sallusti: "Sa farlo benissimo, io trovo Corona una persona di grande lucidità ma è l'effetto delle telecamere. Stasera non facciamo altro male a Corona, perché in questo momento c'è un giudice che pesa parola per parola tutto quello che dice. Ogni parola che dice, è un reato. Stiamo attenti".

La situazione di Fabrizio Corona spiegata da Alfonso Sabella

Il magistrato Alfonso Sabella riassume la situazione di Fabrizio Corona, spiegando nella fattispecie dov'è il vuoto normativo nel quale si inserisce il problema:

Invito tutti ad aspettare le motivazioni della Suprema Corte di Cassazione perché l'art. 684 prevede alcune procedure ed è probabile che quelle procedure non siano state gestite al meglio. Il punto è che Corona è il primo, o forse l'unico, "fortunato" tra virgolette ad aver beneficiato alla sentenza che parifica l'infermità psichica a quella fisica. Si è creato un vuoto normativo. Equiparare, come ha giustamente fatto la Corte Costituzionale, l'infermità psichica a quella fisica significa trovarsi di fronte persone che non sono in grado di rispettare poi quelle che sono le norme da rispettare. La legge deve normare questo aspetto.

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