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Sebastian, figlio di Pablo Escobar, contro Narcos: “Quanti errori in quella serie”

Sebastian Marroquin, figlio di Pablo Escobar, prende le distanze dalla serie Netflix ed elenca, su Facebook, almeno 28 inesattezze: “Non era un mostro!”.
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Si chiama Sebastian Marroquin ed ha scritto un libro "Pablo Escobar. Mio padre". È proprio lui, Juan Pablo Escobar, l'unico figlio maschio del signore della droga, leader del cartello di Medellín le cui gesta sono tornate sulla bocca di tutti grazie al grande successo della serie Netflix "Narcos". La seconda stagione è stata resa disponibile per intero il 2 settembre ed il successo è stato tale che la società di Reed Hastings ha già annunciato la produzione di una terza e di una quarta stagione. Ma, se l'interpretazione di Wagner Moura è apparsa a tutti perfetta, sul piano della sceneggiatura ci sono diverse falle, diversi buchi e a dirlo è proprio il figlio in persona, Sebastian, con un post fiume su Facebook.

Tanto per cominciare mio padre non era un tifoso dell'Atletico Nacional, come si vede nella serie, ma dell'Independiente di Medellín. Se gli sceneggiatori non sono a conoscenza nemmeno di quale fosse la squadra preferita da mio padre, come possiamo ritenere che il resto della storia sia vera?

Prima di proseguire vale la pena spendere due parole su Sebastian, il quale ha preso le distanze dalla vita di suo padre già da diversi anni, arrivando addirittura a cambiare nome. Le critiche mosse alla serie televisiva creata da Chris Brancato, Carlo Bernard e Doug Miro per Netflix, non avrebbero alcun fine economico (a differenza delle dichiarazioni del fratello di Don Pablo). Allo stesso modo è opportuno precisare che ogni puntata della serie tv è sempre anticipata da un disclaimer in cui si ricorda che "i fatti narrati" seppur ispirati alla realtà possono contenere numerose differenze da essa. Pertanto, resta un lavoro finzionale a tutti gli effetti. Eppure la morte del Colonel Carillo mostrata nella quarta puntata della seconda stagione, non è andata giù al figlio di Don Pablo:

Mio padre non uccise personalmente alcun "Colonel Carrillo", così come viene rappresentato nella serie il capo del Search Bloc. Molti degli attacchi di cui è stato mandante erano rivolti alla polizia colombiana e morirono più di 500 persone in un mese nella città di Medellín. Non sono orgoglioso della violenza mostrata da mio padre ma devo ammettere, ha fatto tanto male alla polizia ma le ha dato anche tanti soldi.

"Nessuna carneficina a La Catedral"

Anche sulla fuga dalla Catedral, la prigione di lusso che Pablo Escobar fece costruire per scontare la sua pena, non fu così cruenta come mostrata nel finale della prima stagione e nel corso della prima puntata della seconda stagione di "Narcos":

Non è stata così cruenta come si crede, morì solo un guardiano della prigione. Non ci furono clamori, mio padre non ebbe contatti né aiuti dall'esercito per scappare. Un piano di fuga fu progettato sin dal momento in cui la prigione fu costruita. Mio padre ordinò di lasciare alcuni mattoni allentati e scappò quando il Governo gli rese noto che l'accordo di non trasferirlo dalla prigione non poteva essere più applicabile.

Il tradimento di Moncada e Galeano

Nella serie Moncada e Galeano, luogotenenti di Pablo Escobar, sono dipinti come fedelissimi fino alla fine del loro boss. I due vengono uccisi personalmente dal signore della droga, in preda ad un raptus che lo porta a dubitare fortemente della loro fedeltà. Sebastian Mannequin non è d'accordo e racconta la sua versione dei fatti:

Chi conosce bene i fatti sa che mio padre è stato male nell'ordinare l'assassinio di quelli che erano da sempre i suoi partner e finanziatori, Moncada e Galeano. Furono rapiti dal cartello di Cali e rilasciati vivi, promettendo di dare a loro mio padre e i suoi uomini. Lui aveva i tabulati telefonici che dimostravano il loro tradimento, nonostante tutto mio padre decise di risparmiare la vita di Moncada all'ultimo minuto ma al momento di ricevere il nuovo ordine, i suoi uomini avevano già eseguito quello precedente. Questo crimine fu determinante per la fine di mio padre.

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